Bolzano, capoluogo dell’omonima provincia autonoma, nella regione del Trentino Alto Adige, è collocata nella valle dove si incrociano i fiumi Adige e Isarco e la Val Sarentino. Nelle città e in tutte le vallate dell’Alto Adige si parla, come lingue ufficiali, sia l’italiano che il tedesco: la regione è stata annessa al Regno d’Italia nel 1919, prima faceva parte dell’Impero austro-ungarico.

Meta ambita da milioni di turisti ogni anno, sia per chi ama immergersi nella storia, nell’arte e nella cultura di questa regione, sia per chi ama vivere la montagna, a Bolzano si ritrova un’atmosfera magica, data proprio dal connubio di due mondi diversi: quello germanico, nordico e romantico e quello dai toni e dalle sensazioni più solari e mediterranee.

1. Duomo di Santa Maria Assunta, emblema della città

Il duomo di Bolzano è consacrato a Santa Maria Assunta. È il simbolo della città, un vero gioiello di architettura romanica e gotica. Venne eretto a partire dal 11esimo secolo, ed ebbe varie fasi di lavorazione, secondo scuole di arte e architettura diverse. L’esterno è stato ricostruito, nello stile gotico originale, dopo la Seconda Guerra Mondiale.

Il tetto del Duomo, caratterizzato da una pittoresca coperta di tegole colorate, dette a coda di castoro, è stato ristrutturato nel 2008 dopo che si è reso necessario rinforzarne la struttura, danneggiata dal passare del tempo e dalle intemperie del clima. A finanziare parte dell’intervento di restauro, sono stati gli stessi cittadini di Bolzano, acquistando e donando le piastrelle al Duomo, al prezzo di 25 euro ciascuna. 

2. Piazza Walther, il salotto di Bolzano

La piazza principale di Bolzano è Piazza Walther: è qui che si svolgono tutti gli eventi più importanti della città, primo fra tutti il mercatino di Natale, uno fra i più belli e suggestivi d’Italia e d’Europa. Durante l’avvento la piazza si trasforma in un piccolo villaggio natalizio: nei tipici casottini che fungono da bancarella si possono trovare prodotti gastronomici, oggetti d’artigianato, regali e souvenir. Giostre, alberi e addobbi natalizi, trenino di Babbo Natale, pista di pattinaggio sul ghiaccio,  degustazioni di prelibatezze altoatesine allietano le ore a grandi e piccini.

In mezzo alla piazza c’è la statua di Walther von der Vogelweide – conosciuto semplicemente come  Walther – poeta del periodo linguistico germanico fra il , denominato “era alto-medio tedesca”, . Leggenda vuole che mentre Walther guarda a sud, versoTrento e il resto dell’Italia, nel capoluogo trentino, una statua di Dante Alighieri sia rivolta verso Bolzano: pare che gli sguardi dei due letterati – uno rappresentante dello spirito teutonico e l’altro icona della cultura italiana – si incrocino, in linea d’aria, precisamente al millimetro, uno nell’altro, quasi come una sfida!

3. Piazza delle Erbe e Fontana di Nettuno

Passeggiando per le vie del centro, si possono ammirare le facciate dei palazzi dal caratteristico stile architettonico: colori chiari o pastello, finestre incorniciate da stucchi, bovindi. Sotto i portici ci sono numerosi negozi e locali storici, dove fare shopping o gustarsi i prodotti gastronomici tipici dell’Alto Adige. In Piazza delle Erbe, ogni giorno c’è il mercato agricolo: si vendono frutta, verdura, fiori e altri generi alimentari e non è raro trovare banchetti con i prodotti dei contadini scesi a Bolzano, dai masi di altura e dalle valli della provincia.

A vegliare sul mercato e sulla piazza, posta in cima all’omonima fontana, c’è la statua bronzea di Nettuno, che  gli abitanti di Bolzano chiamano affettuosamente (o ironicamente?) il Cameriere con la forchetta. La fontana è stata classificata fra le 100 più belle d’Italia.

4. Museo Mercantile, la storia economica di Bolzano 

Nel Palazzo Mercantile di Bolzano, oggi sede della Camera del Commercio, c’è il Museo Mercantile: quadri, reperti e documenti ripercorrono la storia economica della città, da sempre al centro di un’importante crocevia di vie di comunicazione e commerciali fra i mercati nord europei oltre le Alpi e quelli della penisola italiana e del Mediterraneo.

Il Merkantilmuseum, così si chiama in tedesco il Museo Mercantile, si snoda fra corridoi, archivi, uffici dei cancellieri fino ad arrivare alla maestosa Aula del tribunale mercantile, rimasta ancora oggi inalterata con quadri e arredi barocchi che risalgono al ‘700.

5. Museo Archeologico dell’Alto Adige, al cospetto di Otzi

Una delle 10 cose da vedere a Bolzano, assolutamente da non perdere, è il Museo Archeologico dell’Alto Adige, dove potremo ammirare Otzi, l’Uomo venuto dal Ghiaccio . Si tratta di un reperto antropologico risalente alla Preistoria, chiamato anche la Mummia di Similaun, rinvenuto nel 1991 in uno scavo archeologico sulle Alpi della Val Venosta, al confine fra Italia e Austria. 

Non solo Otzi, però: nel museo sono conservate numerosi reperti che raccontano la storia archeologica e antropologica dell’Alto Adige, a partire dall’era del Paleolitico fino ad arrivare all’epoca carolingia, nell’alto Medioevo.

6. Museion, museo di arte moderna e contemporanea

Fondato nel 1985 da un’associazione privata e con il patrocinio della provincia autonoma di Bolzano, il Museion – Museo di arte moderna e contemporanea ha sede in un moderno palazzo di vetro al centro della città, affacciato sul torrente Talvera. Raccoglie, dai primi anni Novanta, oltre 4500 opere, per lo più acquistate con il contributo dell’ente provinciale bolzanina. Al suo interno, oltre agli spazi espositivi, si possono trovare una biblioteca, aule didattiche, un book shop e il Museion Cafè.

7. Castel Mareccio e il suo fantasma

Poco fuori dal centro città, nei pressi del Parco Talvera, oasi verde di Bolzano, si trova Castel Mareccio, Schloss Maretsch in tedesco. Il torrione principale è datato tardo ‘200, mentre le opere di ampliamento risalgono a un secolo e mezzo più tardi. È stato fortezza di difesa, deposito di armi e residenza nobiliare, passando di proprietà fra svariati aristocratici della zona, fino a diventare Archivio di Stato dopo l’annessione del Sud Tirolo al Regno d’Italia.

Come ogni castello che si rispetti, anche Castel Mareccio pare sia abitato da un fantasma: è lo spettro della giovane Clara, ultima discendente del casato, che si tolse la vita per una delusione di cuore. Dopo aver giurato eterno amore , ricambiata, a Teobaldo , un valoroso cavaliere partito poi per le Crociate, credette alla notizia – falsa! – che questi, in Terra Santa, avesse sposato un’altra donna. Sconvolta dal dolore, si gettò dalla torre del castello, pochi istanti prima che Teobaldo facesse ritorno per coronare il loro sogno d’amore.

8. Castel Roncolo, il maniero illustrato

Con una passeggiata di un paio di chilometri, uscendo dal centro storico e camminando lungo il torrente Talvera, si raggiunge Castel Roncolo, la rocca dei Bolzanini. Le pareti interne sono riccamente affrescate, con scene di vita medioevale, dai tornei cavallereschi alla vita di tutti i giorni all’interno del castello, da episodi di caccia al quotidiano nei campi e alle feste contadine. Ci sono anche affreschi di ispirazione letteraria come le avventure di Re Artù e la storia d’amore fra Tristano e Isotta. Quelli di Castel Roncolo sono gli affreschi a tema non religioso più grandi e meglio mantenuti del Medioevo europeo e per questo il castello viene chiamato anche il Maniero illustrato.

9. I dintorni di Bolzano, fra paesaggi incantati e borghi antichi

Bolzano si trova proprio nel cuore dell’Alto Adige. Da qua si diramano tutte le strade che portano nelle vallate e alle località della provincia, dove ammirare paesaggi mozzafiato e visitare borghi e cittadine di grande interesse turistico. Fra queste citiamo la Val Pusteria, che si snoda fino alle Dolomiti di Braies e di Sesto; la Val Venosta, dove poter ammirare, fra le altre cose, il  lago di Resia e il suo campanile che spunta dalle acque; la città di Merano, con le sue terme e le sue strade signorili; i borghi, i castelli, i masi storici e le malghe dove si assaporano sensazioni d’altri tempi, nella genuinità del mondo contadino e di alta montagna.

10. Cosa mangiare a Bolzano e in Alto Adige

Non una cosa da vedere a Bolzano, ma una cosa assolutamente da non perdere nel capoluogo e nell’intero Alto Adige: la cucina altoatesina. I profumi e i sapori di una gastronomia ancora legata a doppio filo con la tradizione contadina e alla genuinità dei prodotti a chilometro zero fanno innamorare anche i palati più esigenti.

Fra le tipicità culinarie più conosciute dell’Alto Adige, il numero uno è senza dubbio lo speck. È un salume ricavato dalla coscia del suino, che ancora oggi viene lavorato mediante una procedura antica: la fase di affumicatura avviene nelle stube, apposite stanze-stufa in cui vengono incendiate  legna e erbe di montagna, per aromatizzarlo al meglio.

Altro piatto forte della cucina bolzanina e tirolese sono i canederli, palline fatte con pane raffermo, acqua o latte e altri ingredienti con spinaci, speck, fegatelli, formaggi. Vengono serviti come primo piatto, in brodo o asciutti e conditi con burro fuso; oppure accompagnati a un secondo, come lo spezzatino di cervo o il Gulash, piatto ungherese ma molto diffuso anche in Sud Tirolo.

Infine, fra le specialità gastronomiche di Bolzano e dall’Alto Adige, come non citare lo strudel di mele, il dolce altoatesino per eccellenza, una fragrante bontà che profuma di mele, zucchero e cannella, da mangiare tiepido accompagnato da una pallina di gelato, o da panna montata o da yogurt fresco di malga