Le Madonie sono uno dei geo parchi più importanti della Sicilia. Affacciato sul Mar Tirreno, sulle coste nord occidentali della Sicilia, si snoda fra borghi antichi incastonati in colline dolci e fitti boschi rigogliosi, fra rupi scoscese e mar cristallino. Il Parco Naturale delle Madonie comprende il massiccio montuoso omonimo, fra i fiumi Pollina e Imena, e il territorio di quindici comuni facenti parte dell’area metropolitana di Palermo.
Un patrimonio geologico e di biodiversità dal valore inestimabile
Il Parco Naturale delle Madonie è stato istituito nel 1989, quando la Regione Sicilia decise di voler rivalutare, mantenere e proteggere un territorio così ricco di biodiversità e dal valore geologico altissimo. Quest’ultima caratteristica ha dato modo alle Madonie di far parte di un circuito di geo parchi molto prestigioso, l’Eurpean Geopark Network e di essere ritenute una delle aree geologiche più significative e importanti al mondo, tanto che nel 2015 ha ottenuto il riconoscimento di Patrimonio Naturale dell’Umanità dall’Unesco.
Le rocce che formano il suolo e il sottosuolo del Parco Naturale delle Madonie sono tante e diverse e danno il senso e la misura di quella che è stata l’evoluzione del pianeta fino ad oggi. Le montagne del parco delle Madonie si trovavano nelle profondità del mare; erano barriere coralline emerse grazie allo scontro e alla successiva scissione fra il continente africano e quello europeo, durante la deriva dei continenti, oltre 230 milioni di anni fa. Non è difficile, infatti, trovare incastonati nelle rocce, fossili di conchiglie, molluschi, pesci anche ad alta quota e a una certa distanza dal mare.
La ricchezza del Parco Naturale delle Madonie non si limita alla geologia. Al suo interno hanno trovato il loro habitat molteplici specie di piante e animali. Il sughero, l’olivo, il faggio, il frassini da manna, la quercia, il leccio formano la vegetazione lussureggiante che ricopre vallate e colline, dove trovano nutrimento e riparo donnole, istrici, daini, cinghiali, lepri selvatiche, ma anche merli, cinciallegre, corvi imperiali, civette, allocchi, barbagianni e aquile reali, tanto per citarne qualcuno. Tante anche le specie di insetti, anfibi e rettili come cavallette e coleotteri, rane e rospi, gechi, lucertole e anche vipere.
Alla scoperta dei centri del parco, fra natura, geologia e storia
L’ente Parco delle Madonie ha la sua sede a Petralia Sottana, nel palazzo storico Pucci Martinez. Il centro didattico è invece nel comune di Isnello, dove si trova anche il Parco Astronomico e di Ricerca Gal Hassin. Qua si possono conoscere e studiare la storia geologica della Terra e le meraviglie e i misteri del cosmo. Un altro centro didattico si trova a Scillato, altro comune all’interno del Parco Naturale delle Madonie: qui lo studio è incentrato sul ciclo dell’acqua, sulle falde idriche e sulle sorgenti che alimentano i corsi d’acqua e i mulini storici presenti sul territorio.
La grotta Grattara, a poca distanza dall’abitato del comune di Gratteri, a cui dà il nome, è un geo sito fra i più interessanti del parco: ricca di fonti d’acqua, stalagmiti e stalattiti è un grotta di origine carsica. A Petralia Soprana, invece, si trovano il Museo delle sculture di sale e i giacimenti di salgemma più grandi d’Europa: la loro formazione risale a 6 milioni di anni fa.
Altri geo-siti da non perdere durante una visita al Parco Naturale delle Madonie è quello anfiteatro naturale composto da rocce dolomitiche di Polizzi Generosa e le Gole di Tiberio, un canyon formatosi lungo il corso del fiume Pollina. La Rocca di Sciara – meta ambita dai rocciatori – è un massiccio calcareo che sovrasta Caltavuturo, un borgo fondato dagli Arabi.
Nel Vallone Madonna degli Angeli, fra Polizzi Generosa e Portella Colla, cresce l’abete delle Madonie, una pianta endemica del parco, sotto osservazione e protezione di un programma europeo per le specie a rischio. Qui se ne trovano, infatti, solo 30 rari esemplari. Altri alberi caratteristici della zona sono gli agrifogli giganti di Piano Pomo, alti oltre 15 metri, i cui busti e rami contorti sembrano figure umane, di animali e di folletti, tanto che paiono comporre un bosco incantato.
Il Parco Naturale delle Madonie è ricco anche di siti di importanza storica e culturale. Il museo archeologico e antropologico di Castellana Sicula, situato fra le rovine di una antica villa romana, raccoglie numerosi reperti che raccontano la storia della zona, dal paleocristiano allo scorso secolo. A Cefalù, si possono ammirare i ricchi mosaici arabo-normanni della cattedrale della Trasfigurazione, la Rocca e i pittoreschi scorci fra i vicoli che portano alla spiaggia, una delle mete turistiche più ambite. Da non perdere, poi, una visita ai vari borghi medioevali disseminati in tutta l’area del geo parco, come Isnello, Pollina, Scillato e Sclafani Bagno.
Ogni stagione dell’anno è buona per visitare il Parco Naturale delle Madonie. Grazie alla conformità del territorio e al clima, si possono vivere esperienze davvero indimenticabili, scoprendo il parco con escursioni trekking, passeggiate a piedi o a cavallo, in mountain bike oltre alla cultura, alla tradizione, al folklore, alla gastronomia e alla magica ospitalità di questa parte di Sicilia.