Aosta è capoluogo della regione autonoma a  statuto speciale Valle d’Aosta. È situata, geograficamente parlando, proprio nel cuore della regione, circondata dalle montagne della Becca di Nona, dal Monte Emilius, il Grand Combin e il Monte Vélan, la Testa del Rutor, nella vallata dove confluisce il fiume Dora Baltea e il torrente Buthier, a circa 530 metri sopra il livello del mare.

Le origine di Aosta sono molto antiche: inizialmente fu un insediamento abitato dalla popolazione alpina dei Salassi, già nel II millennio a. C. Era una snodo commerciale di grande importanza, crocevia delle strade che conducevano ai passi del Gran San Bernardo e del Piccolo San Bernardo. Una volta conquistato dalle truppe di Augusto, nel 25 a. C., prese il nome di Augusta Praetoria, proprio in omaggio all’imperatore romano e fu edificata secondo le norme urbanistiche tipiche delle città fondate dai Romani. Fu un centro commerciale piuttosto fiorente per diversi secoli, fino alla caduta dell’Impero.

Fu vittima di numerosi saccheggi, ad opera di ostrogoti, franchi, burgundi e bizantini. Durante l’Alto Medioevo si consolidò sempre più forte il potere della chiesa locale, fino a divenire una delle più importanti stazioni di pellegrinaggio sulla via Francigena e sede di arcivescovado, fra i più rilevanti e potenti di quel periodo. Nel 1032 fu annessa al Regno di Borogna e dopo diversi secoli divenne parte della contea di Savoia, fino a entrare nel Regno d’Italia dopo la proclamazione dell’unità nazionale.

Il centro storico di Aosta non è molto esteso e i maggiori monumenti e siti di interesse turistico, soprattutto testimonianza storiche dell’Aosta dell’epoca romana o medioevale, si possono visitare e ammirare nell’arco di una giornata. Ecco quali sono le 10 cose da vedere in un giorno ad Aosta.

Cattedrale di Santa Maria

La cattedrale di Aosta, consacrata a Santa Maria, si trova in piazza Giovanni XXIII, sul tracciato della via Fracingena, l’antico itinerario che conduceva – e conduce tutt’ora – i pellegrini cristiani dal nord ovest dell’Europa fino in Terrasanta, passando per Roma. Fu edificata sui resti religiosi di epoca romana, intorno al IV secolo e poi modificata nel X secolo per volere del vescovo Anselmo. L’aspetto odierno è in stile rinascimentale: l’interno coperto a volta a crociera fu realizzato alla fine del ‘400 da Giorgio de Challant.

Da ammirare all’interno della Cattedrale di Santa Maria le vetrate istoriate, sempre risalenti al periodo degli Challant (signori di Aosta durante il Rinascimento), il coro ligneo, i monumento sepolcrale a Tommaso II di Savoia, i pavimenti a mosaico presso il coro. Inoltre, da visitare il Chiosco e il Museo del tesoro della Cattedrale, che conserva numerosi oggetti storici di pregio come la cassa reliquiario di San Grato, il dittico in avorio che raffigura l’imperatore Petronio e alcuni codici miniati fra cui un messale del vescovo Francesco de Prez.

Piazza Chanoux

La sede del Municipio di Aosta, costruito nella metà dell’800 ispirandosi allo stile architettonico monumentale delle Torino dei Savoia, sorge in Piazza Chanoux, il cuore pulsante della vita sociale e cultura della città. Vi si affacciano anche il Hotel del Etats, antica sede del ducato, il Palazzo Frassy, vecchio albergo e stazione di posta cittadino.

La piazza é intitolata a  Emile Chanoux, politico e partigiano, martire nella Resistenza valdostana, morto nel 44 dopo essere stato arrestato e torturato dalle SS naziste. Ha forma di rettangolo, con un porticato che accoglie due statue neoclassiche che raffigurano la Dora Baltea e il Buthier, i corsi d’acqua al cui affluenza sorge Aosta.

Teatro e anfiteatro romano

Fra i resti più importanti della città antica, c’è la facciata del teatro romano, lunga 60 metri e alta 22: si compone in verticale di quattro ordini di finestre diverse fra loro per dimensioni, in orizzontale da una serie di pilastri. Al tempo del suo massimo splendore, il teatro era collegato all’anfiteatro da un lungo corridoio formato da ben 60 archi: oggi sono visibili i resti di soli 8 archi e sono inglobati nel vicino convento di Santa Caterina.

Criptoportico Forense

Il criptoportico Forense è un dei monumenti sotterranei d’Italia meglio conservati. Risalente all’era romana augustiana, è una specie di camminamento a forma di ferro di cavallo, intorno a quello che all’epoca erano un zona sacra, costituita da due templi gemelli, uno dedicato all’imperatore Augusto divinizzato e l’altro al culto degli dei Giove, Giunone e Minerva. Con il passare dei secoli è stato anche deposito di armi. È stato nominato Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco nel 2002.

Porta Pretoria

L’unica delle porte murarie cittadine di epoca romana ancora oggi esistente è la Porta Pretoria Salas-Sorum. Era l’ingresso alla città per chi proveniva da ovest, un accesso monumentale, difensivo, con una torri di avvistamento posta a lato, dove oggi ha sede l’Ufficio del Turismo.

Nel tempo ha subito delle modifiche strutturali. Nel I secolo d.C. fu abbellita con statue e decori in marmo bianco di Carrara; le torri furono inglobate nell’urbanistica della città e divennero residenza di famiglie appartenenti a casati nobiliari. Infine la pavimentazione della Porta Pretoria è stata rialzata di ben 3 metri rispetto all’originale.

Collegiata di Sant’Orso

La Collegiata di Sant’Orso, dedicata anche a San Pietro, sorge appena fuori la cinta muraria di Aosta. Si compone del complesso consacrato a due santi, del chiostro e del priorato, edificati in pieno stile tardo-medioevali sulle rovine di una antica necropoli. Subì diverse modifiche architettoniche, per mano del vescovo Anselmo prima, a cavallo dell’anno 1000, e per numerosi interventi strutturali dopo, fra il X e il XV secolo, che la portarono ad avere l’aspetto odierno.

Le parti della Collegiata di Sant’Orso di maggior interesse storico e artistico sono la cripta, risalente al XV secolo, la serie di affreschi situati nel sottotetto che rappresentano scena della vita di Cristo e dei apostoli, il coro ligneo. Immancabile la visita del chiostro, a pianta rettangolare, con il colonnato dai capitelli realizzati in marmo bianco e in marmo nero e che raffigurano scene del Vecchio e del Nuovo Testamento. Non ultimo, il Priorato, all’interno del quale è possibile ammirare delle terrecotte decorative, tipiche delle località toccate dal percorso della Via Francigena.

Ex Chiesa di San Lorenzo

Di fronte alla Collegiata c’è San Lorenzo, chiesa sconsacrata oggi adibita a esposizione di mostre ed eventi culturali. Entrando, sono riconoscibili le fondamenta dell’edificio originale, risalente al VI secolo e, lungo le pareti dell’ex basilica, un tempo utilizzata anche come caserma, si possono vedere le sepolture alto medioevali dei vescovi, reperti che recenti scavi archeologici hanno riportato alla luce.

Arco di Augusto

L’Arco di Augusto è a un solo fornice, alto 11,5 metri e largo 8,9. Fu eretto dai Romani per celebrare la vittoria dell’imperatore sui Salassi e la conquista del luogo. Le decorazioni in stile corinzio e dorico che lo abbellivano sono ormai svanite nel scorso dei secoli, mentre è ancora presente il crocifisso posto sotto l’arcata, messo lì in epoca medioevale, secondo la tradizione per proteggere gli abitanti dalle inondazioni del Buthier. Sotto l’Arco di Augusto, anticamente passava la strada di accesso alla città che proveniva da Ivrea e porta al passo del Piccolo San Bernardo.

Museo Archeologico

In una città dove l’impronta che la Storia romana e del tardo medioevo è fortissima, non poteva mancare un Museo Archeologico. Quello di Aosta, aperto nel 2004, sorge sui resti di una antica porta di accesso, la Principalis Sinistra. Suddivisa in aree tematiche, la raccolta dei reperti storici va dall’epoca preistorica al quella tardo medioevale, passando naturalmente da quella della fondazione e dell’occupazione da parte dei Romani. 

Ponte acquedotto Grand Arvou

A poca distanza dal centro storico, a Porossan, frazione del comune di Aosta, merita una visita il ponte acquedotto di Grand Arvou. Si tratta di una struttura costruita nel Medioevo – prima metà del 300 – a cavallo della gola del torrente Parleaz. Aveva una doppia funzione: la parte inferiore era un comune acquedotto che permetteva che le acque del torrente Ru de Prevot arrivassero a irrigare i campi di Saint-Christophe. La parte superiore, coperta da un tetto fatto di lastre di losa, tipica pietra per le copertura delle case in Val d’Aosta, era un percorso pedonale che dava modo di raggiungere il pendio opposto della gola, senza dove scendere a valle e risalire.