Nei pressi di Caserta ci sono tante attrazioni, prima fra tutte la Reggia: una meta imperdibile per gli appassionati di architettura, di cultura, di arte e di storia. Un altro must è il borgo di Casertavecchia, che vi farà fare un vero e proprio tuffo nel passato con la sua atmosfera medioevale.
I vicoli pittoreschi di questa zona sono un continuo alternarsi di luci e di ombre, di presenze reali e di fantasmi. Casertavecchia è affascinante, misteriosa, avvolta da un alone che sembra quasi mistico in alcuni momenti della giornata. Di sera gli edifici di pietra sono illuminati da lanterne, che accentuano l’aspetto lunare e fiabesco del paese.
Fare una gita a Casertavecchia vuol dire immergersi in un contesto senza tempo, dove i ritmi sono quelli della natura e delle stagioni, e ogni angolo è permeato da una profonda serenità. Ci troviamo a circa 400 metri di altezza, a una decina di chilometri dal centro di Caserta: eppure, a volte, si ha l’impressione di essere in un altro mondo.
Chiaramente non mancano le strutture ricettive e i ristoranti che offrono le specialità tipiche della Campania. I turisti lo confermano: a Casertavecchia si mangia benissimo!
Il Castello di Casertavecchia
Uno dei simboli di Casertavecchia è il Castello, che probabilmente è stato commissionato dai conti di Capua nell’anno 861. In seguito, è stato restaurato e fortificato dai Normanni e dagli Svevi.
Oggi, comunque, è possibile osservare solo alcune rovine della costruzione: una serie di ruderi e una sezione della cinta muraria. C’è anche un’inquietante leggenda connessa al Castello di Casertavecchia, ed è quella della contessa Siffridina.
Si tratta della moglie di Tommaso d’Aquino e madre di Riccardo, il marito della figlia di Federico II di Svevia. Quando Riccardo morì, il figlio Corradello si trovò al comando con la nonna Siffridina: ella convinse il nipote a ribellarsi ai francesi, fu arrestata e condannata al carcere nel Castello di Trani. Qui perse la vita quando aveva 80 anni, e a quanto si racconta si spostò in forma di spirito nel Castello di Casertavecchia (nel quale si era sempre sentita a casa).
Tendete l’orecchio nelle notti invernali: anche voi udite i lamenti della contessa che si aggira nelle sale?
La Torre dei Falchi
La Torre di Falchi di Casertavecchia è una delle più imponenti d’Europa: anzi, in quest’ambito è seconda solo alla torre Aigues-Mortes in Provenza. È l’emblema del borgo, facilmente visibile da tutti i punti del paese.
Tempo fa la struttura era visitabile, e per arrivare sulla sommità bisognava percorrere 50 gradini. Il piano superiore era la residenza del signore, mentre quelli più bassi erano destinati ad accogliere la servitù.
La Cattedrale di San Michele Arcangelo
Nel corso della vostra gita a Casertavecchia, non tralasciate una sosta alla Cattedrale di San Michele Arcangelo. Stiamo parlando del principale edificio di culto, che fu innalzato tra il 1113 e il 1153.
All’interno ci sono tre navate, e la centrale ha una profondità di ben 46 metri. A fare da cornice, 18 colonne di marmo con pregevoli capitelli. Anche queste colonne sono legate a una suggestiva narrazione: si dice che furono portate in loco da un gruppo di fate.
L’architettura di base è medioevale. La Cattedrale, però, ha subito varie modifiche di secolo in secolo, e attualmente rivela ispirazioni diverse.
La Chiesa dell’Annunziata
Un’altra costruzione religiosa di Casertavecchia è la Chiesa dell’Annunziata, più piccola della Cattedrale di San Michele Arcangelo e di stampo gotico. Questa chiesetta risale al ‘300, ed è caratterizzata da una facciata con rosone e tre monofore.
Non è semplice fare una foto alla Chiesa dell’Annunziata! Dovrete entrare nel vicolo di fronte, e posizionarvi in modo da inquadrare la parte anteriore con il campanile.
Il Campanile
Chi è stato a Casertavecchia lo sa: tra i maggiori simboli del borgo c’è il famoso Campanile, che si staglia contro il cielo in tutta la sua imponenza. I metri di altezza sono circa 32; lo stile dominante è quello gotico. Nei pressi del Campanile di Casertavecchia passa la via più importante dell’area.
Piazza Vescovado
Piazza Vescovado è la più celebre di Casertavecchia, anche perché ospita la suddetta Cattedrale di San Michele Arcangelo. Ci sono anche il Palazzo Vescovile e l’ex Seminario: quest’ultimo, al giorno d’oggi, è la dimora del parroco.
Tale piazza è il cuore di Casertavecchia, la zona in cui ci si riunisce per stare in compagnia, per bere un tè o mangiare un gelato – a seconda della stagione. È facile sentirsi in pace con sé stessi in questo punto della cittadina.
Le botteghe di Casertavecchia
Avete pianificato una gita a Casertavecchia? Non dimenticate di comprare qualche souvenir nelle botteghe di artigianato. Sono disponibili tantissimi oggetti incantevoli, da portare a casa come ricordino della vostra esperienza. E vedrete che molti di essi sono decorati dall’emblema rappresentativo di Casertavecchia, il cosiddetto “spiritello”!