La Campania è una regione ricca di tesori naturali e architettonici. Si va dalla costiera amalfitana ai monumenti di Napoli, dalle spiagge di Sorrento fino a capolavori come la Reggia di Caserta.
È su quest’ultima che desideriamo soffermarci, evidenziandone la storia, la struttura e le diverse collezioni. Questa destinazione è un must per gli appassionati d’arte e di cultura: andrebbe visitata almeno una volta nella vita, per ammirare i manufatti, le sale, il magnifico giardino.
Vi comunicheremo tutto quello che bisogna sapere sulla Reggia di Caserta. Arrivarci è semplice, anche perché la città è ben collegata a numerosi comuni italiani grazie alla linea ferroviaria. Vi si giunge facilmente anche in autobus o in macchina, poiché nei dintorni sono stati allestiti vari parcheggi.
Vi aspetta un ambiente da sogno, in cui spesso vengono organizzati anche dei laboratori di restauro!
Storia della Reggia di Caserta
Come promesso, iniziamo con le vicende che hanno portato all’inaugurazione della Reggia.
La costruzione risale al 1750: l’anno in cui Carlo di Borbone decise di commissionarla nella pianura di Terra di Lavoro. Il progetto fu posto nelle mani del grandissimo architetto Luigi Vanvitelli, a cui da poco è stata dedicata anche l’Università nelle vicinanze.
Vanvitelli accettò l’invito del sovrano, si recò prima a Napoli e poi a Caserta. Il suo lavoro suscitò soprattutto la curiosità della regina Maria Amalia di Sassonia, che stando alle fonti faceva continuamente domande su come sarebbe stata, alla fine, la Reggia.
La prima pietra fu posata nel 1752, per la precisione in data 20 gennaio. Nel 1759 Carlo di Borbone lasciò l’Italia in direzione della Spagna: ciò provocò un rallentamento delle operazioni. Ad ogni modo, la meravigliosa residenza fu terminata nel secolo seguente e rivela il contributo di Carlo Vanvitelli, figlio di Luigi, e di altri architetti successivi.
Le collezioni
Il nostro intento è quello di svelarvi tutto quello che bisogna sapere sulla Reggia di Caserta: passiamo, dunque, alle collezioni.
Degna di nota è quella chiamata Terrae Motus: un’idea del napoletano Lucio Amelio, nata dopo il terribile terremoto del 1980. La rassegna è incentrata sugli artisti in grado di creare un autentico “terremoto dell’anima”, da Warhol a Pistoletto, da Vedova a Cragg, fino a Barcelò e Kounellis.
La Reggia ospita anche la Biblioteca Palatina, cui fanno da anticamera due sale di lettura. Qui contemplerete non solo gli splendidi volumi, ma anche attrezzi d’epoca come un cannocchiale fabbricato in ottone, due globi e due barometri. Tra i tomi più importanti annoveriamo la famosa Dichiarazione dei Disegni del Real Palazzo di Caserta di Luigi Vanvitelli.
Un’altra collezione imperdibile è quella dell’Archivio Storico. Questo è dovuto alla volontà di Ferdinando IV di Borbone, e include moltissimi documenti che attestano i rapporti economici dei reggenti con maestranze e fornitori. Una sosta in quest’area è essenziale per comprendere a fondo il ruolo che ebbe Carlo di Borbone nello sviluppo territoriale.
Il Palazzo Reale
Uno dei simboli della Reggia di Caserta è il maestoso Palazzo Reale. Un vero e proprio capolavoro di architettura, con un primo piano che in origine accoglieva gli appartamenti della famiglia.
È da segnalare anche la Cappella Palatina, simile a quella della Reggia di Versailles da un punto di vista planimetrico ma situata presso il piano nobile. Non dimenticate di osservare i dettagli dello stupendo Scalone, ponte di contatto tra il vestibolo inferiore e quello superiore, una fantastica fusione dello stile del Settecento e dell’Ottocento.
I tesori artistici sono tanti. Giusto per nominarne qualcuno: il Presepe Reale, una collezione di nature morte, i ritratti della Corte Borbonica, i dipinti di Scaroina e quelli della scuola di Salvator Rosa.
Il Parco e il Giardino Inglese
Tutt’intorno alla Reggia si estende un Parco da fiaba: una combinazione della tradizione rinascimentale italiana e delle nuove tendenze (come quelle di Versailles).
Un viale centrale porta fino alla Fontana Margherita, incorniciata da alberi e arbusti piantati per formare una magica simmetria. Sembra quasi di assistere a una rappresentazione teatrale, con gli esemplari del mondo botanico come protagonisti.
Si alternano magistralmente spazi erbosi, piccole cascate mormoranti, ampi prati e specchi d’acqua. In un luogo del genere non potrete fare a meno di sentirvi in pace con voi stessi!
Il Giardino Inglese è interno al Parco, ed è frutto della mente di John Andrew Graefer. La richiesta è giunta dalla moglie di Ferdinando IV, la regina Maria Carolina d’Asburgo-Lorena. L’obiettivo della zona è imitare la natura più pura e incontaminata: fronde rigogliose, laghetti che brillano alla luce del sole, specie vegetali autoctone, rovine che emulano quelle di Pompei.
È l’Acquedotto Carolino ad alimentare le fontane. Tale struttura è a dir poco grandiosa, in tufo con tre ordini di archi, per una lunghezza totale di circa 38 km. Infatti attraversa l’intera Valle di Maddaloni.
Vi abbiamo illustrato tutto quello che bisogna sapere sulla Reggia di Caserta. Una meta obbligatoria per tutti gli appassionati!