Il turismo elettrico al giorno d’oggi si sta ritagliando uno spazio sempre più ampio anche nel nostro Paese: dal Nord al Sud, incluse le isole, gli scooter elettrici e le e-bike svolgono un ruolo di primo piano, ma lo stesso vale per le auto con batteria e perfino per le barche elettriche. Basti pensare che il lago di Como è stato ribattezzato il lago elettrico d’Europa, una nomea di cui si è parlato anche a livello internazionale, per esempio sul Times: e d’altro canto non poteva che essere così, visto che questa è la patria del fisico Alessandro Volta, noto per essere stato l’inventore della pila.
Il Lario, un lago “elettrico”
Ma quali sono i motivi per i quali il lago di Como è stato definito in questo modo? La ragione deve essere individuata nella rete di stazioni di ricarica che è stata sviluppata da poco meno di una trentina di operatori turistici locali, tra i quali otto istituzioni, tre aziende nautiche, nove hotel e otto ville con giardino visitabile: si tratta di stazioni che aiutano i turisti che raggiungono il lago a bordo di una moto o di un’auto elettrica e che, in questo modo, hanno la certezza di poter fare il pieno al proprio mezzo.
Le mobilità elettrica sul lago di Como
Ma le opportunità per una mobilità elettrica in riva al lago di Como non si esauriscono certo qui: chi vuole cimentarsi in una escursione, per esempio, ha la possibilità di scegliere tra uno scooter elettrico, una bici elettrica o una barca elettrica. Diversi alberghi, poi, vantano un servizio di taxi boat elettrico, mentre l’Econoleggio Como Lake mette a disposizione una consulenza approfondita per chi vuole conoscere i più begli itinerari dei dintorni. Per prendere una barca a noleggio, poi, non c’è bisogno di documenti, e la facilità di utilizzo è garantita.
In Trentino
Dalla Lombardia al Trentino, vale la pena di andare alla scoperta del lago di Molveno, in provincia di Trento: lo specchio di acqua che bagna questo borgo di poco più di un migliaio di abitanti è stato definito come il lago più bello del nostro Paese da Legambiente, ed è stato menzionato perfino da Antonio Fogazzaro. I servizi sul lago sono gestiti da un campeggio che permette di prendere a noleggio, una GoGo, una barca elettrica di piccole dimensioni; in alternativa ci si può sempre divertire in sella a una mountain bike elettrica.
Sul lago di Garda
Le gite a emissioni zero rappresentano una possibilità interessante anche per il lago di Garda se ci si affida al Bike Experience Emotional Tour. Si può godere, infatti, di un ampio assortimento di itinerari da percorrere con una e-bike, non solo sul lungolago ma anche nei vari paesi dell’entroterra. Non mancano tappe in aziende vitivinicole e in aziende agricole per chi vuol concedersi una sosta per degustare i prodotti locali. Per navigare su una barca elettrica, invece, ci si può rivolgere a Nautica Felice: dal pontile dell’Hotel San Filis partono le escursioni che consentono di visitare l’area protetta di Manerba.
Le cargo bike in Valtellina
Il turismo a emissioni zero può essere sperimentato anche in montagna: le bici elettriche consentono di affrontare salite impegnative anche a chi è poco allenato, perfino su lunghe distanze. La società e-Stelvio di Valdidentro, in Valtellina, mette a disposizione le cargo bike, che possono essere usate dalle famiglie con bambini per un’esperienza da condividere. In tutto sono quasi 50 i mezzi elettrici disponibili per il noleggio.
Da Nord a Sud: che cosa troviamo in Puglia
La Puglia merita di essere annoverata tra le regioni che propongono un menù elettrico decisamente ricco: per esempio grazie a ForPlay, una società che permette di vivere itinerari esperienziali tra il Parco Regionale Dune Costiere, Alberobello e Ostuni, con un riconoscimento da parte della Ue. Il servizio è garantito nel territorio pugliese da decine di Twizy, che permettono di cimentarsi in un turismo naturalistico e al tempo stesso culturale. La società Calessino Ape elettrico, invece, è il punto di riferimento per chi ha voglia di esplorare antiche masserie del XVI secolo, dune costiere e i vicoli del centro di Ostuni. Ma volendo ci si può immergere anche tra gli ulivi, per conoscere da vicino le modalità di realizzazione di uno degli oli più buoni del mondo.
Impatto della mobilità elettrica in Emilia Romagna
Sulla Riviera romagnola c’è spazio non solo per il turismo di massa, ma anche per esperienze dal forte sapore naturalistico. Per esempio a Cervia: chi non ha voglia di frequentare i classici stabilimenti balneari può trovare una valida alternativa nel birdwatching, attività a cui ci si può dedicare all’interno di un’oasi naturale non molto lontana dal centro urbano. Si sale su una barca elettrica, in modo da non arrecare disturbo alla fauna, e ci si cimenta nell’osservazione della colonia di fenicotteri rosa presenti in loco.
Monopattini e bici elettriche
Va detto, poi, che quasi tutte le località romagnole che si affacciano sul mare mettono a disposizione la possibilità di prendere a noleggio monopattini e bici elettriche. A Bologna, invece, la Tper, che è l’azienda di trasporti locali, fornisce più di 300 macchine elettriche grazie al servizio Corrente. Non vanno dimenticate, anche nel capoluogo, le bici elettriche. E sempre in tema di e-bike, perché non concedersi un’escursione alla diga di Ridracoli? Volendo, si può caricare la bici e trasportarla a bordo di una barca… ovviamente elettrica.
Turismo a impatto zero in Sardegna
Infine, il turismo a impatto zero può essere praticato anche in Sardegna: magari partendo da Cagliari, dove si può prendere a noleggio un’imbarcazione che permette di andare alla scoperta della Baia di Cagliari. Scopri Cagliari, invece, è un servizio che abbina bici elettriche e visite guidate tra la spiaggia del Poetto e il centro storico. Altre società che meritano di essere conosciute in previsione di un viaggio in Sardegna sono Let’s Bike Sardinia, Active Holiday Sardinia e Memabiketours. Mathias Andreas Reiter, invece, fornisce una barca a vela elettrica per escursioni di una settimana o un giorno.