Per una vacanza in Abruzzo, tra le mete consigliate c’è senza dubbio Sulmona. Questa città è famosa per una serie di motivi: per essere la terra natia del poeta Ovidio, per i suoi paesaggi e per le meraviglie architettoniche, per specialità di pasticceria come i confetti.
Secondo alcuni studiosi, questo comune prende il nome da uno dei compagni di Enea: Solimo. Le sue origini sono dunque legate ai tempi antichi, e sono avvolte da un alone di leggenda e di maestosità. Sulmona è strettamente connessa all’arte, alla cultura, all’amore, ed è perfetta per una vacanza romantica o con tutta la famiglia.
Seguiteci nel nostro itinerario alla scoperta di Sulmona: la zona non è molto estesa, e si visita tranquillamente a piedi in poco tempo. È ideale per un viaggio rilassante, e si inserisce a pieno diritto tra le destinazioni privilegiate per lo slow tourism.
La statua di Ovidio
Abbiamo detto che la figura di Ovidio è importantissima nella tradizione di Sulmona: è qui che vide la luce il celebre autore, cui dobbiamo numerosi capolavori che hanno segnato la storia della letteratura latina.
In effetti, tra gli emblemi dell’area citiamo proprio la statua di Ovidio. La scultura si erge in piazza XX Settembre, dove fu collocata nel 1925 davanti al re. L’opera è frutto dell’abilità dello scultore Ettore Ferrari, uno dei protagonisti della scena artistica del nostro paese in quel periodo.
Le porte di Sulmona
A Sulmona non potete lasciarvi sfuggire almeno due porte: Porta Napoli e Porta S. Antonio.
Porta Napoli è l’ingresso situato più a sud, e risale alla fase compresa tra la fine del XIII secolo e gli inizi del XIV secolo. È parte integrante della cinta muraria che fu innalzata a scopo difensivo: ancora oggi, attira molti turisti e consente di fare un autentico tuffo nel passato.
La porta in questione è decisamente elegante, decorata con un’ampia finestra e con capitelli ornamentali. È il punto di accesso a una delle vie più rinomate di Sulmona, ossia corso Ovidio.
E per quanto riguarda l’altra porta? Anche Porta S. Antonio è uno dei simboli di Sulmona, e include una sezione superiore utilizzata prima come sede del Corpo di Guardia, e poi come abitazione privata di Domenico Granata.
La Chiesa di S. Maria della Tomba
In un itinerario alla scoperta di Sulmona non può mancare la Chiesa di S. Maria della Tomba. L’edificio è consacrato all’Assunta: è stato spesso restaurato nel corso degli anni, specialmente in seguito a terremoti (come quello terribile che ha colpito L’Aquila).
La costruzione è di stampo gotico-romanico, ha un portale a sesto acuto e una bellissima torre campanaria con orologio. All’interno ci sono tre navate. Ma perché questa chiesa è chiamata così? Probabilmente perché in questo luogo si trovava un antico sepolcro, che costituiva un elemento di un tempio romano.
Il complesso della SS. Annunziata
Eccoci a un altro must di Sulmona: il complesso della SS. Annunziata. Siamo lungo corso Ovidio, in una zona che – secolo dopo secolo – è stata ospedale, scuola pubblica e museo.
Oggi possiamo ammirare una chiesa dedicata alla Madonna, nonché le sale del Museo Comunale. Degno di nota è anche il campanile, che arriva a un’altezza di ben 65 metri.
La Cattedrale di S. Panfilo
Una famosa struttura religiosa di Sulmona è la Cattedrale di S. Panfilo, cui si giunge subito dopo la Villa Comunale.
La Cattedrale, quindi, non è stata allestita nel centro storico bensì in un punto più isolato. È stata distrutta dal sisma del 1706, ed è stata riqualificata negli anni successivi. L’interno è diviso in tre navate, la facciata è di forma rettangolare.
Non dimentichiamo che qui vi sono le reliquie del santo, uno dei protettori della città. Stando alla leggenda, S. Panfilo fece in modo che gli abitanti di Sulmona non fossero colpiti dall’epidemia di peste che gravò sul regno di Napoli nel ‘600.
L’Acquedotto Medioevale
A Sulmona va visto il suggestivo Acquedotto Medioevale, del 1256, nei pressi di piazza Garibaldi. In tutto, esso si estende per un centinaio di metri e possiede 21 arcate.
Sulmona è sempre stata importante in ambito commerciale, e questo acquedotto ne è la chiara dimostrazione. L’acqua è quella del fiume Gizio: la stessa che sgorga dalla Fontana del Vecchio.
I confetti di Sulmona
Quelli in oggetto non sono monumenti architettonici, ma di certo sono veri e propri emblemi di Sulmona! In quest’area, quella dei confetti è un’autentica arte: si realizzano magnifiche composizioni, anche a forma di mazzo di fiori, motivo per cui tali confetti sono sia buoni sia belli a vedersi.
In via Stazione Introdacqua è aperta al pubblico la storica fabbrica di confetti Pelino. Anche questa è una tappa del nostro itinerario alla scoperta di Sulmona. Voi siete mai stati in questo pittoresco comune abruzzese? Se la risposta è no, vi suggeriamo caldamente di visitarlo!