Bagnata dal mare e cullata dai Monti di Palermo, il capoluogo della Sicilia ha visto passare per le sue terre, nel corso della storia, diverse dominazioni ed influenze culturali. Oltre ad essere stata una città greca, romana ed araba, infatti, ha visto normanni, svevi, francesi e spagnoli contendersi i suoi territori. Tutto ciò non ha fatto altro che incrementare ed arricchire il patrimonio artistico di questa straordinaria città. Si alternano, infatti, elementi di architettura araba (ad esempio le cupole di San Cataldo), mosaici bizantini (come nella Chiesa della Martorana) e una sfavillante vita cittadina nei mercati di Ballarò e della Vucciria. Le cose da vedere e visitare a Palermo sono molte, soprattutto se si desidera abbinare al turismo artistico-culturale quello enogastronomico. Tuttavia, attraverso queste righe, si potrà avere una visione d’insieme di quelle che sono le tappe fondamentali se si soggiorna a Palermo, che aiuterà ad orientare al meglio il proprio itinerario artistico. Inoltre, sveliamo qualche piccolo consiglio per rendere ancora più piacevole il soggiorno e la vacanza a Palermo.

Consigli per soggiornare a Palermo

Prima di inoltrarci nell’itinerario turistico di Palermo, è bene fare qualche piccola premessa per aiutarvi nella scelta della struttura dove dormire. A Palermo ci sono alcuni hotel, b&b e case vacanza rinomati per la bellezza delle strutture e per l’ottimo rapporto qualità-prezzo. Ma la prima cosa da tenere in considerazione prima di prenotare, è la posizione della struttura ricettiva. Consigliamo di scegliere un hotel o un b&b nel centro storico di Palermo, in modo da avere la possibilità di muoversi interamente a piedi e visitare i monumenti più belli della città senza ricorrere all’auto. Tra le zone più apprezzate del centro vi sono la kalsa e l’Albergheria (detta anche Ballarò per via dell’omonimo mercato). Altro consiglio che sentiamo di dare per rendere la vacanza ancora più piacevole e unica, è quello di scegliere una dimora storica riconvertita a b&b o hotel. Ne esistono diversi in tutta la Sicilia, come il bed & breakfast a Palermo “Il Giardino di Ballarò”. Come si può vedere dal sito web, è un palazzo storico situato nel centro, elegante e curato, apprezzato e citato da moltissime riviste come il National Geographic Magazine. Un ultimo suggerimento, a prescindere dalla struttura scelta, riguarda il metodo di prenotazione. Possiamo anche cercare il b&b dove dormire a Palermo utilizzando le grandi piattaforme come Airbnb ma, per risparmiare, cerca e prenota direttamente dal sito web della struttura ed eviterai inutili costi di commissione.

La Cattedrale di Palermo

Facente parte dal 2015 del Patrimonio dell’umanità, nota con il nome completo di “Basilica Cattedrale Metropolitana Primaziale della Santa Vergine Maria Assunta“, la Cattedrale di Palermo ha visto nel corso degli anni diversi restauri e modifiche, specialmente in concomitanza di nuove dominazioni. Questo si traduce in una struttura estremamente variegata e composita, tra cui spiccano le torrette in stile gotico, il portico del ‘400, la cupola barocca e il magnifico abside, popolato da decorazioni normanne ed arabe. La Cattedrale di Palermo, pur lasciando il turista a bocca aperta al momento della sua veduta, offre al suo interno un forziere di storia e magnificenza. Sono conservate, infatti, le tombe di celebri imperatori, tra cui Federico II e Ruggero II, oltre alle spoglie della patrona di Palermo, Santa Rosalia.

Palazzo Reale o Palazzo dei Normanni

Noto ufficialmente come Palazzo dei Normanni, il Palazzo Reale vanta il primato di essere la più antica residenza reale a livello europeo. Attualmente sede dell’Assemblea regionale siciliana, ha ospitato tra tanti il sovrano Federico II e il celebre Parlamento siciliano. Eretta inizialmente nel IX secolo per mano degli arabi, questa imponente struttura ha visto un notevole sviluppo strutturale ed artistico per mano dei Normanni, che l’hanno trasformata in una vera e propria reggia. Si perde il conto dei mosaici bizantini che abbelliscono le stanze reali, oltre a quelli presenti nella chiesa della famiglia reale, ovvero la cappella Palatina. Quest’ultimi, e in particolare quelli della cupola, delle pareti del transetto e degli absidi, sono considerati tra i più importanti di tutta la regione. Se si cerca, quindi, qualcosa da vedere a Palermo, non si può prescindere dal visitare questa storica dimora imperiale.

Chiesa della Martorana

Passeggiando tra le vie del centro storico di Palermo, si può ammirare presso piazza Bellini la chiesa di Santa Maria dell’Ammiraglio, nota come “la Martorana“. La notorietà di quest’ultimo termine deriva dalla presenza di un monastero benedettino femminile, istituito nel 1193; il nome del fondatore, infatti, era Goffredo ed Aloisia de Marturano. La denominazione di “Ammiraglio”, d’altra parte, si riferisce a Giorgio Antiocheno, Ammiraglio del Regno che decise di erigere la struttura in nome della Vergine Maria. Anche in questo caso, come per la Cattedrale di Palermo, la parte esterna si caratterizza per la sovrapposizione di stili architettonici, tra cui normanni e barocchi. Tuttavia, la ricchezza maggiore della chiesa è contenuta all’interno, dove si può apprezzare una vera e propria opera d’arte in pieno stile bizantino. Sono le decorazioni, quindi, ad essere il fiore all’occhiello della struttura, ed in particolare la figura del “Cristo assiso benedicente” disposto sulla sommità della cupola.

Chiesa di San Cataldo

La chiesa della Martorana non è l’unica struttura degna di nota nelle prossimità di piazza Bellini. Essa viene, infatti, degnamente accompagnata da un’altra struttura assolutamente da visitare a Palermo, ovvero la chiesa di San Cataldo. Costruita nel XII secolo, la sua realizzazione viene attribuita secondo la tradizione a Maione da Bari. Questo luogo di culto presenta un’architettura bizantina ed arabo-normanna; lo stile orientale, in particolare, si può apprezzare in tutto il suo splendore attraverso le peculiari cupole color rosso che si stagliano al di sopra della struttura a forma di parallelepipedo. Nel corso degli anni la chiesa divenne sede di un ufficio postale (1787), per poi essere riportata alla sua forma originaria grazie al restauro voluto da Giuseppe Patricolo nel 1882.

Teatro Massimo

Tra le strutture più imponenti ed importanti di Palermo vi è il maestoso Teatro Massimo Vittorio Emanuele, più semplicemente detto Teatro Massimo. Quest’ultimo vanta il primato di essere il più grande teatro lirico d’Italia, oltre a figurare sul podio dei più grandi a livello europeo, dopo l’Opéra di Parigi e la Staatsoper di Vienna. L’edificazione del Teatro Massimo ha richiesto più di venti anni di lavori, dal 1875 al 1897, necessari per realizzare un’opera d’ispirazione greca e romana, che ricorda le costruzioni sia religiose che pubbliche dell’Impero Romano, tra cui il tempio, la basilica e le terme. Il progetto, che una volta realizzato ha suscitato lo stupore e l’invidia in tutta Italia, si deve a Giovan Battista Filippo Basile, perpetuato poi dal figlio Ernesto Basile in seguito alla morte del padre, avvenuta nel 1891. Infine, avvicinandosi al Teatro, spicca all’occhio la celebre epigrafe riportata sull’architrave: “L’arte rinnova i popoli e ne rivela la vita. Vano delle scene il diletto ove non miri a preparar l’avvenire”.

I Quattro Canti

Incamminandosi lungo le strade di Palermo, alla ricerca di cose da vedere a Palermo, non si può non passare per piazza Villena, meglio nota come i Quattro Canti. Questa piazza a pianta ottagonale si trova all’incrocio di due arterie principali della città, ovvero Via Maqueda e Via Vittorio Emanuele, quest’ultima antichissima, un tempo il collegamento tra l’acropoli fenicia, il Palazzo dei Normanni e il mare. Le altre denominazioni che si attribuiscono alla piazza sono quella di “Ottagono del Sole” o “Teatro del sole“, questo perché non c’è via che non sia illuminata durante le ore diurne. Il nome di Quattro Canti, invece, si deve ai quattro complessi decorativi che vanno a delimitare l’incrocio stesso, realizzati tra il 1609 e il 1920. Quattro sono i piani decorativi, che in un innalzamento simbolico dalla terra al cielo riportano al piano inferiore i quattro fiumi della città antica, al primo piano un’allegoria delle quattro stagioni, al secondo piano le statue di Carlo V, Filippo II, Filippo III e Filippo IV, e all’ultimo piano le quattro sante di Palermo, antecedenti a Santa Rosalia, ovvero Agata, Ninfa, Oliva e Cristina.

Catacombe dei Cappuccini

Le Catacombe dei Cappuccini fanno parte del complesso del Convento dei Cappuccini a Palermo, nel quartiere Cuba. Più che catacombe, si tratta di un vero e proprio cimitero, inteso come luogo di culto, locato nei sotterranei del convento. In stile gotico, il cimitero vanta la presenza di gallerie scavate alla fine del ‘500, che vanno a determinare la sua struttura a forma rettangolare. La presenza di più di 8000 salme ha fornito notorietà mondiale a questo luogo, dove sono esposte mummie di diverso sesso e ceto sociale, tra cui borghesi, commercianti, ufficiali dell’esercito in uniforme e donne vergini in abito da sposa. Sono presenti anche mummie di bambini, tra cui quella celebre di Rosalia Lombardo, imbalsamata in seguito alla morte avvenuta per polmonite nel 1920. La peculiarità di questa mummia è l’incredibile stato di conservazione, tanto da meritare il soprannome di Bella addormentata, dato sembri semplicemente dormire. Il tutto è stato reso possibile dalla tecnica di imbalsamazione e alle condizioni di umidità e temperatura presenti all’interno delle catacombe.