Un viaggio in Islanda di due o tre settimane è più che sufficiente per ammirare tutte le attrazioni turistiche più importanti del Paese, anche perché stiamo parlando di un’isola di dimensioni abbastanza ridotte. Si potrebbe partire dalla capitale Reykjavik, città vivace e gradevole. Meritano di essere visitati in particolare il vecchio porto e il museo di fotografia, ma anche il lago di Tjornin, ghiacciato nei mesi invernali. Dalla capitale sono previsti tour diretti al Parco Nazionale di Thingvellir e al Circolo d’Oro, una meraviglia da non perdere.

Keflavik

Un’altra zona da esplorare è quella intorno all’aeroporto di Keflavik, che propone un paesaggio a dir poco unico, anche se non molto famoso: non che questo sia un problema, comunque. La penisola di Reikjanes dà l’impressione di trovarsi quasi su un altro pianeta, con la sua Blue Lagoon, le sue distese di lava imponenti e le sue aree geotermali. Volendo segnare alcune tappe obbligate di un ideale itinerario, si potrebbe iniziare dal Parco dei 100 crateri e cave di lava, per proseguire con il villaggio di pescatori di Grindavik. E, ancora, vale la pena di citare il ponte fra i due continenti, i due fari collocati alle estremità della penisola, le spiagge nere e le scogliere a picco sul mare.

La penisola di Snaefellsnes

Gli esperti di islandafacile.it raccomandano anche di visitare la penisola di Snaefellsnes, situata sopra la capitale. Dalle cascate ai vulcani, dai ghiacciai ai fiordi, la varietà di paesaggi che caratterizza questa zona è a dir poco sbalorditiva. Da vedere sia durante la stagione invernale che nel corso dell’autunno, è un vero e proprio gioiello. Partendo da qui, fra l’altro, ci si può cimentare in gite invernali mirate al whale watching, per avvistare con un pizzico di fortuna non solo le balene, ma anche i delfini, le foche e le orche. Tra i posti da segnare in agenda c’è il ghiacciaio di Snaefellsnes, ma vale anche la pena di affrontare la strada panoramica che passa in mezzo ai campi di lava.

I Westfjords

Durante un viaggio in Islanda è consigliabile anche raggiungere i Westfjords, un’area senza dubbio autentica anche se non così semplice da raggiungere, specialmente durante i mesi invernali. Ma la fatica viene ben ripagata, grazie a paesaggi spettacolari che mozzano il fiato per la loro bellezza, tra scenari naturali selvaggi e stupendi fiordi. Anche la fauna locale stupisce, tra volpi artiche, foche e pulcinelle di mare. A Latrabjarg, fra l’altro, nidifica tutti gli anni la più grande colonia di puffin al mondo. Da ammirare anche la cascata Dynjandi.

Che cosa vedere nel nord dell’Islanda

Se ci si sposta verso il nord del Paese, ci si imbatte in un paesaggio a dir poco selvaggio, fra cascate e numerosi villaggi di pescatori. Anche in questo caso c’è solo l’imbarazzo della scelta fra le tante opzioni a disposizione del turista: Husavik come punto di partenza per il whale watching, la Secret Lagoon e la roccia di Hvitserkur, senza dimenticare le formazioni di lava di Dimmuborgir.

Il versante orientale dell’isola

Non meno affascinante è la zona est dell’isola, con una lunga teoria di incantevoli fiordi e cascate imponenti. Quest’area spesso non viene considerata dagli itinerari turistici, e a dir la verità non è detto che ciò sia per forza un male: in un certo senso, infatti, la natura si è potuta mantenere incontaminata. Tanti i piccoli e graziosi paesini che si incontrano, con punti panoramici che regalano spettacoli unici soprattutto al tramonto. Fra i nomi da ricordare ci sono senza dubbio quelli di Stokkness e di Hofn.

La costa sud dell’Islanda

La parte di Islanda più visitata è di certo la costa meridionale, anche perché è quella che può essere raggiunta con più facilità dalla capitale. Le cascate di Skogafoss rappresentano una destinazione quasi obbligata, come pure i parchi nazionali del Pingvellir e dello Skaftafell. Nei mesi invernali vengono organizzate escursioni in motoslitta, ma anche nelle ice cave o sui ghiacciai. La costa sud è nota e apprezzata anche per il Golden Circle e per la spiaggia nera di Vik, mentre un’altra attrazione che rimane impressa nella memoria e nel cuore dei turisti è il cratere del vulcano Kerid, con colori davvero speciali.