I Trulli risalgono all’epoca preistorica e molti li conosceranno per la loro spiccata presenza nella città di Alberobello, in Puglia. Ma cosa sono i trulli nello specifico?
In greco, la parola “trullos” significa “cupola” e si possono considerare i trulli odierni come un tipo di costruzione in pietra che possiede una forma conica caratteristica. Questo tipo di pietra (che, sostanzialmente, è una pietra calcarea) è tipica della Puglia ed è stata usata negli anni soprattutto nella zona centro-meridionale dell’Italia.
I trulli venivano utilizzati come abitazioni o ricoveri temporanei ed erano situati in zone collinari o pianeggianti, soprattutto nelle campagne. Ciò che distingue i trulli da molte altre costruzioni in pietra è la sua costanza e continuità nel tempo. Tutt’oggi non si limitano ad essere reperti storici ma vengono utilizzati per diversi scopi (es., uffici comunali e turistici, ripostigli, etc.).
I primi veri trulli risalgono ai periodi preistorici ma il più antico rintracciabile sembra appartenere al XIV secolo d.C. Da notare che i trulli non sono stati studiati fino alla fine del’800 e, fino ad allora, non ci sono state particolari questioni sulle loro fattezze e derivazioni.
Da quegli anni in poi, tuttavia, si è riusciti a decifrare la prima formazione di trulli nella storia. Infatti, lo schema costruttivo dei trulli appartiene alla tomba micenea del tesoro di Atreo, tomba che risale al 1500 a.C. circa.
Ad ogni modo, oggigiorno non si ha nessuna testimonianza di trullo millenario (come già accennato, il più antico risale al 1300 d.C.), anche se si è venuti a conoscenza che i trulli pugliesi venivano realizzati da contadini e pastori con pietre del luogo.
Durante gli anni la forma tipica del trullo ha subito diverse variazioni. Mentre inizialmente era composta da una sola stanza, con gli anni vennero inserite più abitazioni con un vano principali ed altri vani minori.
Ma a cosa servivano i trulli nello specifico? Nella maggior parte dei casi, venivano usati dai contadini per riporre attrezzi e quant’altro servisse per il lavoro agricolo. Tuttavia, all’interno dei trulli venivano anche sistemati dei lettini di paglia in cui dormivano i bambini, di conseguenza i trulli venivano intesi come vere e proprie abitazioni, in alcuni casi.
I trulli di Alberobello
Alberobello è senz’altro la patria dei Trulli. Sin dall’anno mille sembra che i trulli venissero costruiti nella zona della Valle d’Itria. Le abitazioni e le costruzioni si diffusero sempre più dando origine a villaggi e piccole cittadine.
La particolarità dei trulli rispetto alle comuni costruzioni di edifici stava nel fatto che queste erano costruzioni a secco. La malta non veniva usata e, nel caso si presentassero problematiche, i trulli potevano venire smantellati facilmente.
Questo permetteva ai costruttori dell’epoca di non pagare le tasse sui nuovi insediamenti che venivano imposte dal Regno di Napoli. Tuttavia, ci sono alcuni storici che giustificano l’inutilizzo della malta per un fattore geografico. Infatti, il clima del luogo permetteva di abbondare di pietra calcarea per le costruzioni.
Tra i luoghi da non perdere ad Alberobello per visitare i trulli storici rientrano Monti e Aja Piccola, borghi con vicoli stretti e trulli di vario tipo. Inoltre, ad Alberobello si ha la possibilità di visitare costruzioni storiche come il Trullo Sovrano, la Chiesa di Sant’Antonio (a forma di trullo) e il Santuario di Santi Medici.