La fedeltà ad un marchio nel nostro Paese in genere è correlata alla convenienza e all’abitudine; resta più o meno uguale, invece, l’impatto delle carte fedeltà. Eppure un programma fedeltà oggi può essere sfruttato per tanti scopi differenti: anche per viaggiare spendendo poco. Uno studio di Criteo denominato “Why we book” ha messo in evidenza che solo un italiano su cinque dispone di almeno una carta fedeltà, ma sono molti di più quelli che ne riconoscono e ne apprezzano il valore. Secondo la ricerca, l’80% delle persone afferma di trovare interessanti i programmi di fidelizzazione dei viaggi e di gradire i benefici che se ne possono ricavare: ciò è vero a maggior ragione per ciò che riguarda la raccolta dei punti quando si prenota una camera in un albergo o l’accumulo di miglia per i voli aerei.
Come vengono usati i programmi fedeltà
Purtroppo al giorno d’oggi il ricorso a un programma fedeltà non è ancora un’abitudine consolidata: e ciò rappresenta un’occasione mancata, visti i vantaggi che potrebbero discenderne. In tutte le fasce di età, senza particolari distinzioni tra l’una e l’altra, l’uso effettivo di questi programmi fa registrare numeri modesti: il 23% dei millennial e degli appartenenti alla generazione Z; il 18% degli appartenenti alla generazione X; il 19% dei boomers e dei silent.
L’approccio delle nuove generazioni
Emerge, inoltre, che i più giovani tendono ad abbandonare un programma fedeltà e a non servirsene nel caso in cui ricevano un numero eccessivo di messaggi di posta elettronica dalle agenzie di viaggio. Sempre valutando i numeri proposti dallo studio, si può dedurre che i nostri connazionali non si fanno coinvolgere troppo dai programmi fedeltà, al punto che in molti casi si scordano perfino di essere registrati. Il 24% di boomers e silent afferma di dimenticare in più occasioni di far parte di un programma, ma tale percentuale raddoppia nel caso dei millennial e della generazione Z e arriva addirittura al 56% per la generazione X.
Come approfittare dei programmi di fedeltà per viaggiare
I viaggiatori del Belpaese comprano i voli online tramite le app e i siti web delle compagnie aeree per abitudine nel 35% dei casi, perché hanno fiducia nel marchio nel 21% dei casi, per approfittare di prezzi più convenienti nel 34% dei casi e perché pensano che cancellare o modificare le prenotazioni sia più facile nel 20 per cento dei casi. Solo 1 utente su 10 approfitta dei programmi di fedeltà, e cioè si serve degli acquisti online in quanto membro di un piano frequent flyer.
Le prenotazioni in hotel
Lo stesso discorso si può ripetere per gli acquisti di pacchetti attraverso le agenzie di viaggio online o per le prenotazioni di camere di albergo: il 30% degli italiani si avvale della prenotazione diretta per una questione di abitudine e il 33% lo fa per approfittare della convenienza dei prezzi.
L’impatto dei programmi fedeltà
Ci sono ancora molti margini di miglioramento, insomma: se è vero che appena il 9% degli italiani afferma di comprare direttamente sul web recandosi sui siti degli alberghi perché dispone di una carta fedeltà, vuol dire che sono ancora in pochi ad approfittare dei vantaggi che tale opportunità potrebbe mettere a disposizione. Per ora in Italia è ancora modesto l’impatto dei programmi fedeltà: 4 viaggiatori su 10, invece, preferiscono sfruttare i siti di comparazione dei prezzi quando vogliono cercare le offerte più allettanti e tentare di spuntare i prezzi più bassi.