Negli ultimi anni il Salento ha conosciuto uno sviluppo turistico notevole, decuplicando le presenze estive in pochissimo tempo. Questo ha permesso di migliorare e differenziare l’offerta turistica.

Dunque il Tacco d’Italia ti offre ancora la possibilità di vivere una vacanza all’insegna del relax. Non ci credi? Provare per credere.

Il Salento meno conosciuto, fra storia e tradizione

Visitare l’entroterra salentino ti permette di entrare nel cuore delle sue tradizioni e del suo popolo. Paesini come Melpignano, Corigliano d’Otranto e Calimera, nel centro della Grecìa Salentina, ti catapultano in un passato remoto.

Passeggiare nei vicoletti, fermarti nelle piccole “putee” per assaporare il vino locale e ammirare il sole che Tramonta dietro antiche chiesette di inaudita bellezza sono tutte attività che ti faranno innamorare di questa terra.

Non dimenticare di fare una sosta alla Cava di Bauxite di Otranto: ti sembrerà di essere arrivato su Marte.

Il rosso intenso della terra si specchia prepotente nelle acque verdi del laghetto, cambiando sfumature ad ogni ora del giorno. Programma anche una visita ad Alessano e Morciano di Leuca. Qui il turismo non passa e avrai la possibilità di fare un tour nella storia in completa solitudine.

Specchia: il cuore Medievale nel Salento

Specchia sorge a circa 50 km da Lecce e per le sue bellezze è stata nominata tra “I Cento Borghi più Belli d’Italia”.

Il nome deriva da Specula quindi luogo sollevato in modo artificioso ed è da ricondursi alle “Specchie” ovvero i cumuli di pietre a forma conica che i Messapi utilizzavano per avvistare i nemici e come limite territoriale.

Una delle costruzioni più affascinanti di Specchia è il Castello Protonobilissimo-Risolo, un’architettura del Cinquecento con alcuni rifacimenti del Settecento.

Ci sono numerose chiese tra cui la Chiesa della Madonna dell’Assunta edificata nel 1605.

La Chiesa di S. Eufemia disposta verso oriente è uno dei simboli medievali più forti di tutto il Salento.

In Piazza del Popolo, l’inconfondibile portico del Palazzo è uno dei simboli più amati dei cittadini, come i frantoi ipogei. Questi risalgono al periodo tra il 1500 e il 1800, ricavati direttamente nella roccia e destinati alla produzione di olio di oliva, ancora oggi vanto dell’intero territorio.

Nel caso voglia trascorre le tue vacanze nell’incantevole Borgo di Specchia, puoi scegliere Hotel Salento, una soluzione pensata per chi ama la tranquillità delle campagne salentine, avendo comunque il mare a pochissimi Km di distanza.

Salento: spiagge come gioielli in uno scrigno

La penisola salentina offre la rara possibilità di scegliere la spiaggia a seconda del vento. Battuta continuamente da una tramontana tesissima o da raffiche di Scirocco, la sua particolare conformazione ti permette di trovare ogni giorno una spiaggia riparata, in cui trascorrere giornate in pieno relax, lontano dalla folla. Anche in pieno agosto.

Sulla costa Adriatica, basta lasciarsi alle spalle la Marina di San Cataldo e proseguire verso sud per incontrare alcune fra le più belle e isolate spiagge, da prediligere quando i venti del quadrante sud percuotono il lato Ionico.

Per prima, incontrerai Torre Chianca. Non confonderla con l’omonima spiaggia sullo Ionio, ben più affollata nei mesi di luglio e agosto. Su questa spiaggia adriatica troverai lidi poco frequentati, dotati di tutti i servizi e spiagge libere di sabbia bianca e mare cristallino che si inabissa dolcemente. Adatto a famiglie con bambini piccoli, questo litorale è anche il paradiso dei surfisti: nei giorni di vento forte lo spettacolo dei kitesurf che solcano le onde è uno spettacolo emozionante.

Proseguendo verso sud, arriverai a Spiaggia Bella. Qui i lidi attrezzati si alternano a vaste porzioni di spiaggia libera, delimitata da dune e macchia mediterranea. Fino a Torre Rinalda, prima di raggiungere San Foca, ricca di calette minuscole, ma spesso deserte, troverai solo una lingua di sabbia che si estende a perdita d’occhio.

Al contrario, la costa Ionica, perfetta nei giorni in cui spira tramontana, è spesso ripida e scogliosa.

A Porto Selvaggio, se eviti la spiaggetta segnalata dai cartelli turistici e ti inoltri nella pineta, puoi raggiungere in pochi minuti di cammino molte calette isolate, dove gli unici compagni saranno i gabbiani e i banchi di pesci che nuotano fiduciosi in superficie.

Nel comune di Nardò vale la pena programmare una giornata a Torre Squillace. Qui la costa frastagliata e scogliosa è interrotta da una lingua di sabbia soffice e bianca di rara bellezza, guardata a vista dalla splendida torre del Cinquecento che dà il nome alla spiaggia. Lontano dal caos delle località più rinomate, il Salento regala ancora momenti di quiete assoluta e paesaggi incontaminati.

Questi sono solo alcuni suggerimenti. Il Salento è pieno di cultura e tradizioni, che sopravvivono soprattutto dove il turismo di massa non è ancora arrivato. Sii curioso e alternativo. Verrai ricompensato.