Chi non ha mai sentito parlare delle Maldive del Salento? Quello che forse non tutti sanno è dove si trova questo piccolo paradiso balneare, che sorge in località Pescoluse. Le Maldive del Salento offrono scenari, natura e colori che ricordano quelli degli atolli dell’Oceano Indiano, ma non solo: alla bellezza dei paesaggi si aggiungono una storia secolare, il fascino di una tradizione culturale unica, i sapori della gastronomia locale e proposte artistiche che lasciano a bocca aperta per la loro bellezza. Insomma, ci sono davvero un sacco di buone ragioni per decidere di trascorrere una vacanza da queste parti, anche nel caso in cui si sia in compagnia dei bambini. E d’altra parte non può essere un caso il riconoscimento della Bandiera Verde che la spiaggia di Pescoluse può vantare.
Una meta per tutti i turisti
Le Maldive del Salento, a volte indicate anche con il soprannome di Caraibi del Salento, sono entrate da tempo nell’immaginario collettivo grazie ai loro paesaggi, con spiagge di sabbia candida e acque trasparenti che richiamano alla memoria proprio i panorami dei Tropici. Insomma, non è per niente esagerato il paragone con le destinazioni esotiche più celebri. A Marina di Pescoluse, nel territorio comunale di Salve, c’è per esempio la spiaggia delle Maldive del Salento, più o meno a metà strada fra Santa Maria di Leuca e Gallipoli, proprio come Lido Marini, Posto Vecchio e Torre Pali. Da quasi 15 anni ormai il mare di Pescoluse può vantare la Bandiera Blu che viene attribuita dalla Foundation for Environmental Education, a testimonianza non solo della qualità delle sue acque, ma anche di alti standard di qualità garantiti ai turisti dal punto di vista del traffico veicolare, della sicurezza delle spiagge, della gestione dei rifiuti, della depurazione delle acque e dei servizi in generale.
Pescoluse, destinazione perfetta per i bambini
Relax in sicurezza. È questo il concetto chiave che contraddistingue Pescoluse, destinazione turistica che è stata perfino presa a esempio dall’associazione nazionale pediatri, che l’ha segnalata come spiaggia adatta a una vacanza con i bambini. Le ragioni sono molteplici, e alcune di queste le abbiamo già accennate: le acque pulite, i fondali bassi in prossimità della riva, la presenza di sabbia per realizzare torri e castelli e la disponibilità di giochi per i bambini. La sicurezza viene garantita dai bagnini, mentre la lista di servizi è davvero lunga e spazia dai locali per gli aperitivi alle gelaterie, senza dimenticare le strutture per fare sport nei dintorni.
Organizzare una vacanza a Pescoluse
Insomma, le Maldive del Salento offrono un sacco di ragioni invitanti per mettersi in cerca di una casa vacanza a Pescoluse o nei dintorni, così che si possa apprezzare, nel corso della villeggiatura, tutta la bellezza naturale di queste location. Tra semplici appartamenti e resort di livello più elevato, ci sono proposte per tutti i gusti e per tutte le esigenze. il litorale della costa ionica è un’attrattiva a cui è impossibile resistere, con spiagge bianche libere che si sviluppano per più di 4 chilometri, inframmezzate di tanto in tanto da stabilimenti balneari e lidi attrezzati. Il denominatore comune è rappresentato da acque cristalline e sabbia fine. Questo tratto di penisola salentina è unico, e permette di conoscere paesaggi inimmaginabili.
I reperti archeologici
Non tutti sanno che il territorio di Salve, e in particolare quello di Pescoluse, è sinonimo di reperti archeologici: sono presenti e visibili, infatti, grotte carsiche, dolmen e numerose testimonianze preistoriche. Ci sono ritrovamenti che fanno pensare ad attività umane di più di 70mila anni fa. La necropoli di Salve ha assunto nel tempo una rilevanza tale da aver cambiato molte conoscenze dei ricercatori a proposito dell’arte funeraria protostorica. È nota inoltre la leggenda relativa a Cassandra, una cittadella messapica in cui era presente – si diceva – un mulino che macinava niente meno che pepite d’oro e che andò distrutto due millenni fa a causa di un maremoto. Celebri, infine, i rinvenimenti di iscrizioni messapiche, anfore e frammenti di vasi. Non tutte le iscrizioni sono state ancora tradotte, e i loro caratteri greci hanno conservato un significato ignoto: il che le rende ancora più attraenti, latrici di un fascino magnetico avvolto tra enigmi e misteri impossibili da risolvere.