Il legamento più grande del corpo umano è la fascia plantare, che collega le dita dei piedi con il tallone. Immaginando il piede come un arco, ecco che la fascia plantare può essere considerata la corda. La fascite plantare si verifica nel momento in cui tale legamento comincia a deteriorarsi o è infiammato in maniera cronica. Si tratta di una condizione che, nella maggior parte dei casi, si presenta sotto forma di un dolore acuto che interessa la parte bassa del tallone. Ad ogni modo il dolore si può manifestare anche in altre zone della parte inferiore del piede. Un sintomo diffuso di fascite plantare è il dolore che interessa la base dei piedi quando ci si alza dal letto. Indossare delle scarpe adatte è indispensabile, soprattutto per chi è appassionato di attività fisica, consigliamo di visitare l’approfondimento su Montagnamadeinitaly sulle migliori scarpe per chi soffre di fascite plantare.

Perché si manifesta la fascite plantare

In molti casi a determinare la fascite plantare è la camminata o la corsa eccessiva. Ciò accade in modo particolare se si procede su superfici dure e quando si indossano delle calzature che non sono state messe a punto per garantire un supporto appropriato dell’arco plantare. Il problema può essere causato o aggravato anche dai muscoli del polpaccio costantemente tesi, dall’altezza degli archi dei piedi o da un peso corporeo molto consistente. È importante che sia un medico a diagnosticare la fascite plantare, in quanto solo un professionista può prescrivere, in caso di necessità, delle visite specialistiche finalizzate a escludere eventuali altre patologie.

La prevenzione e la cura della fascite plantare

Dopo aver avuto la certezza che si è alle prese con un problema di fascite plantare è indispensabile attenuare il dolore. A tale scopo possono essere prescritti dal medico degli esercizi o dei farmaci; non di rado si può anche pensare di ricorrere a un fisioterapista. A volte nel legamento possono essere iniettati dei corticosteroidi: un accorgimento di questo tipo è in grado di assicurare un sollievo istantaneo, ma è bene tener presente che può essere ripetuto troppo spesso.

Lo stretching

La consuetudine di fare stretching può essere una garanzia di sollievo sul lungo periodo, e lo stesso dicasi per esercizi che siano finalizzati a rendere più forti i muscoli circostanti e a sviluppare la forza. Un suggerimento del medico potrebbe essere quello di perdere peso; durante il recupero, inoltre, sarebbe meglio evitare gli impatti contro le superfici dure. Ci sono, poi, casi di fascite plantare per i quali un buon rimedio può essere individuato nei plantari, i quali offrono un supporto a specifiche parti dell’arco plantare o della suola.

Massaggi ed esercizi

Un bravo fisioterapista può raccomandare degli esercizi di costruzione muscolare ad hoc: per esempio, ci sono escursionisti che usano un rullo per farvi scorrere il piede. Un altro esercizio comune è quello che prevede di far roteare su una pallina da tennis o su una pallina da golf congelata il piede scalzo, in modo da ottenere un po’ di sollievo. Lo stesso beneficio si può ricavare anche dal massaggio, che può garantire un miglioramento rilassando i muscoli del polpaccio. Nel caso in cui si abbia a che fare con un dolore grave, è auspicabile che nel corso del recupero ci si prenda una pausa dall’escursionismo, ma continuando a dedicarsi allo stretching.

Come comportarsi sul sentiero

Il riposo occasionale è, sul sentiero, un rimedio rapido grazie a cui è possibile alleviare i sintomi; lo stesso dicasi per l’elevazione e il periodico ammollo in acqua fredda dei piedi nudi. È sempre una buona idea quella di tenere a portata di mano degli antidolorifici, in modo da poter intervenire in modo tempestivo qualora il dolore peggiorasse. A patto, comunque, di non ricorrervi di continuo o troppo spesso. Tanti pazienti che devono fare i conti con la fascite plantare pensano che la scelta accurata delle calzature rivesta un ruolo di primo piano rispetto alla possibilità di ritornare sui sentieri entro breve tempo. È comunque opportuno rivolgersi a un podologo per domandare informazioni riguardanti le specifiche aree dei piedi per i quali ci potrebbe essere la necessità di supporto. Anche i rivenditori di attrezzature sportive spesso sanno offrire consigli validi e competenti da questo punto di vista.