Località turistica capace ogni anno di accogliere milioni di turisti, Tenerife è principalmente conosciuta per la bellezza delle sue spiagge, per le acque cristalline che bagnano la costa e per la divertente vita notturna che, ogni serata estiva, si svolge in luoghi come Las Americas e Costa Adeje. Visitare questa meravigliosa isola non significa, però, solamente mare, relax e divertimento. La più grande delle Isole Canarie è, infatti, un vero e proprio gioiello capace di offrire paesaggi in grado di meravigliare e stregare ogni turista. 

Le sue origini vulcaniche sono ancora oggi perfettamente tangibili negli straordinari colori dei suoi paesaggi e nella biodiversità che caratterizza l’intera area dell’isola.

Dalle suggestive spiagge spiagge di sabbia nera alle scogliere mozzafiato come quelle di Los Gigantes, dal deserto alla foresta, da vallate rigogliose alle eleganti città come Santa Cruz, sono davvero tante le cose da vedere a Tenerife, e vi consigliamo di consultare la guida turistica online https://atenerife.it/ per informarvi su cosa vedere, cosa fare e cosa visitare nella più grande delle isole Canarie.

A ogni modo, nonostante le attrazioni da visitare siano davvero molte, oggi ci concentreremo principalmente sugli straordinari parchi e sulle riserve naturali presenti sull’isola, luogo dove la vera e unica protagonista è, appunto, la natura più incontaminata.

Parco Nazionale del Teide

Iniziamo da uno dei luoghi simbolo di Tenerife, il famoso Parco Nazionale del Teide. Dominato dalla presenza del terzo vulcano più grande al mondo, questo parco rappresenta uno dei principali ed interessanti ecosistemi dell’intera Spagna, nonché il più importante delle Isole Canarie.

Visitando questo luogo unico sarà possibile trascorrere una giornata all’interno di un paesaggio davvero unico, fatto di crateri e fiumi di lava pietrificata e, ovviamente, di moltissime altre formazioni vulcaniche, circa l’80% di quelle presenti in tutto il globo. 

Come facilmente intuibile da quanto appena letto, l’intero Parco del Teide è il risultato del lavoro plasmante e aggressivo svolto, nel corso dei secoli, dalla lava stessa. Nonostante ciò, il Parco Nazionale del Teide non è conosciuto solamente per delle peculiarità geologiche davvero uniche. Questo, infatti, è ricco di specie vegetali e naturali endemiche, che, malgrado le difficili condizioni, hanno trovato modo di crescere creando, di conseguenza, uno spazio dall’enorme valore culturale e naturalistico.

Visitare il Parco Nazionale del Teide non può prescindere dal recarsi al punto panoramico è il Belvedere di Ortuño, capace di garantire una vista mozzafiato sull’intera area. Situato a circa 1600 metri sopra il livello del mare, questo enorme spiazzo circondato da pini, offre un panorama unico, fatto di colori contrastanti fra loro e da sensazioni di libertà e immensità. Ovviamente, il momento migliore per recarsi al Belvedere di Ortuño è il tramonto, orario nel quale sarà veramente possibile assistere a uno spettacolo senza eguali. Tramontando proprio nei pressi del terzo vulcano più grande al mondo, il sole tinge il cielo di tonalità rossi e viola, creando un contrasto di colori unico con l’azzurro del mare.

Moltissimi, invece, sono gli escursionisti che si recano presso il Parco Nazionale del Teide al fine di raggiungere la vetta del vulcano. Questa può essere raggiunta in due diverse modi: tramite un’apposita funivia o mediante diversi sentieri, ognuno dei quali capace di offrire panorami da togliere il fiato su tutta la vallata.

Tra i percorsi maggiormente apprezzati risulta impossibile non citare quelli di Roques de Garcia e di Arenas Negras. Il primo rappresenta il modo migliore per ammirare le curiose forme di monoliti di origine vulcanica presenti all’interno del parco, mentre il secondo attraversa la riserva naturale costeggiando la Montagna del Cerrillar.

Risulta, inoltre, necessario ricordare che proprio dal parco è visibile l’osservatorio di astrofisica del Teide, il quale vanta alcuni tra i telescopi solari e notturni più importanti al mondo.

Parco Nazionale della Corona Forestale

Sicuramente molto differente dalla realtà precedentemente descritta, il Parco Nazionale della Corona Forestale può essere considerato il luogo perfetto per gli amanti della natura. Situata proprio intorno al Parco Nazionale del Teide, questa corona di foresta che circonda è, con i suoi 46.613 ettari di superficie, l’area protetta più estesa delle Canarie.

Il Parco Nazionale della Corona Forestale rappresenta un luogo unico in tutta l’isola, in quanto questo consente di osservare pinete ed esemplari di vegetazione tipici d’alta montagna, oltre a numerose specie endemiche di flora e fauna.

Tra i luoghi simbolo del parco rientra, senza ombra di dubbio, lo straordinario paesaggio lunare della zona alta di Vilaflor. Formatosi grazie all’azione di agenti erosivi quali vento e pioggia, questa porzione di parco permette di costeggiare formazioni rocciose simili a veri e propri minareti situate, però, nel mezzo di una foresta di pini.

Un altro dei luoghi più apprezzati del parco è la Gola del Rìo, la cui visita permette di ascoltare il borbottio continuo del corso d’acqua o di visitare i pittoreschi villaggi di Las Dehesas e Los Pelados, i cui abitanti sono depositari di antichissime tradizioni agricole.

Proprio in virtù della grande biodiversità che caratterizza il parco, all’interno di quest’ultimo trovano casa innumerevoli specie endemiche della fauna locale. Non di rado, camminando per i sentieri del Parco Nazionale della Corona Forestale, consente di ammirare volatili come lo sparviero e il gheppio, differenti specie autoctone di rettili e alcuni importanti mammiferi, fra tutti i pipistrelli che abitando le grotte e i tubi vulcanici della zona. 

Parco Rurale di Anaga

Ultimo, ma non meno importante, è il Parco Rurale di Anaga, situato proprio a pochi chilometri dalla capitale dell’isola: Santa Cruz de Tenerife. Quest’area rappresenta una realtà ancor più diversa rispetto al Parco Nazionale del Teide e al Parco Nazionale della Corona Forestale, in quanto del tutto distante dai paesaggi vulcanici precedentemente introdotti.

L’impervia cordigliera dalle vette frastagliate e le scogliere a picco sul mare e le gole che caratterizzano l’area più esterna del parco lasciano lentamente spazio a profonde vallate che, poiché ricche di campi coltivati e belvederi vertiginosi, vengono considerate il polmone verse dell’isola.

Dichiarato Riserva della Biosfera dall’UNESCO, il Parco Rurale di Anaga conserva ancora oggi la sua vegetazione originaria, ragione per la quale visitare quest’area significa letteralmente fare un viaggio nel tempo e tornare a circa 40 milioni di anni fa. Le zone più alte del parco permettono, infatti, di ammirare esemplari laurissilva, fossile vivente sopravvissuto per milioni di anni.

Non è, però, la sola flora a caratterizzare l’area di questa straordinaria riserva naturale. All’interno della vasta superficie del Parco Rurale di Anaga vivono, infatti, innumerevoli specie di invertebrati, alcune delle quali uniche al mondo. Anche l’avifauna e la fauna marina non sono da mano, tanto è vero son moltissimi gli appassionati di volatili e di immersioni che ogni anni si recano presso il parco per vedere da vicino esemplari di straordinaria bellezza.

A differenza di moltissime altre aree protette, il parco non è abitato da sole specie animali. All’interno di questo si trovano, infatti, circa 26 nuclei abitati o gruppi di case. Nella maggior parte dei casi, i circa 2000 abitanti del Parco Rurale di Anaga si dedicano essenzialmente alla coltivazione del territorio, i cui prodotti simbolo sono le patate, l’uva e l’igname, tubero molto simile alle più conosciute patate.

Per quanto riguarda la visita del parco, molteplici sono le modalità che consentono di godersi pienamente questo spettacolare angolo di paradiso. Trekking, Mountain bike ed escursioni a cavallo sono sicuramente le opzioni maggiormente apprezzate dai visitatori, tuttavia diversi turisti optano per attività marittime come vela, surf, kayak o addirittura sci nautico.