Amsterdam è bella in ogni periodo dell’anno, grazie ai colori vivaci delle vie, alla magia dei canali e all’atmosfera frizzante dei suoi quartieri. Se non avete mai visitato la città, sappiate che questo è il periodo giusto per innamorarsene. E nel caso in cui non si trattasse della vostra prima volta nella capitale dei Paesi Bassi, beh, non perdete l’occasione di riaccendere la passione.
La “Venezia del Nord”, infatti, è al momento il palcoscenico dei meravigliosi giochi di luce dell’Amsterdam Light Festival, il festival delle luci olandese che quest’anno celebra la sua seconda edizione. L’ALF è partito il 6 dicembre scorso e proseguirà sino al 19 gennaio 2014, quindi se non avete ancora prenotato il vostro hotel ad Amsterdam, non vi preoccupate, ma iniziate a tenere d’occhio il sito del vostro portale di viaggi di fiducia, come per esempio Expedia e non lasciatevi sfuggire le interessanti offerte che non mancano mai in questa stagione.
Il tema del festival è quello di “costruire con le luci”: proprio questo hanno fatto gli artisti che hanno aderito al progetto. Le strade sono illuminate da installazioni, proiezioni e opere d’arte avanguardistiche, che interagiscono con i passanti e regalano uno spettacolo a dir poco suggestivo. Ma la vera magia si crea con il riflesso delle creazioni sull’acqua dei canali che attraversano la città. Ecco perché sono stati studiati due percorsi per ammirare tutte le opere: l’Illuminade walking route, lungo le strade della città, e il Water Colors boat route, che invece attraversa i corsi d’acqua. Sia a piedi sia in battello, si possono osservare innumerevoli creazioni, tra cui il gigantesco fiore argentato del collettivo francese TILT; “Astera ai docks”, il cilindro che raffigura il mitico Olandese Volante del tedesco Philipp Artus, e la “Temporal Tower”, la proiezione di una vecchia torre abbattuta nel XIX secolo, opera dell’americano Todd van Hulzen.
Alcune opere, invece, possono essere contemplate solo dalla strada. Ad esempio, si sente già parlare della panchina luminosa che si autoriscalda: si tratta della Hotspot, situata all’interno del parco dell’Orto Botanico e realizzata dall’olandese Carla Monchen. Sta avendo un discreto successo anche la Lightscape, una sorta di città virtuale con cui i visitatori possono interagire, grazie all’installazione di software di ultima generazione. Un’altra zona imperdibile del festival è quella che ospita le proiezioni delle opere d’arte attualmente esposte alla mostra “Gauguin, Bonnard and Denis: A Russian Taste for French Art” dell’Hermitage Amsterdam, che offre così il suo prezioso e speciale contributo all’ALF. Per scoprire tutte le altre tappe del festival, consultate il programma completo presente sul sito ufficiale dell’evento.