Nell’area nord-orientale della Sicilia, a breve distanza da Catania e dallo stretto di Messina, sorge il vulcano attivo più grande d’Europa: l’Etna, il gigante dal fascino misterioso, cantato per secoli da poeti e scrittori. Alto ben 3326 metri, è tra i vulcani più alti al mondo. Il suo territorio è stato nominato Parco Nazionale nel 1987 ed è stato incluso nell’elenco dei beni protetti dall’Unesco nel 2013.

Il fascino del vulcano più alto d’Europa

L’Etna fa parte della categoria dei vulcani a scudo. Una delle caratteristiche più curiose è che la sua altezza tende a variare nel tempo, a seconda della portata delle sue eruzioni. Agli inizi del Novecento, la sua altezza era pari a 3274 metri sul livello del mare, salvo crescere di circa 100 metri in poco più di cinquant’anni.

Le misurazioni più recenti, risalenti al luglio del 2018, hanno rilevato un’altezza di 3326 metri. Le sue pendici sono sede di una straordinaria varietà di ambienti: alternano, infatti, boschi ricchi di specie botaniche endemiche, aree coltivate e zone aride, dominate dalla roccia magmatica.

Alle quote più elevate non manca la neve, che cade copiosa da novembre a marzo. L’Etna possiede una struttura abbastanza complessa, in virtù della formazione, nel corso del tempo, di diverse strutture vulcaniche minori, spesso collassate e sostituite da nuovi punti eruttivi. Attualmente, sono riconoscibili circa 300 tra fratture e coni. Per tutti i motivi appena elencati, l’Etna costituisce un grande laboratorio scientifico a cielo aperto e la sua attività viene tenuta sotto controllo e descritta fin dai tempi più remoti, quando ad osservarla erano gli scrittori e gli scienziati della Magna Grecia.

L’Etna è comparso per la prima volta in un testo scritto oltre 2.700 anni or sono e questo primato è stato sottolineato anche dall’Unesco, che lo ha descritto come uno dei più documentati primati mondiali nel campo della vulcanologia.

Le sue ceneri, i suoi crateri, le lunghissime colate di lava, la splendida depressione della Valle del Bove e tutte le altre formazioni geologiche presenti lungo i fianchi del gigante siciliano, fanno di questa montagna una meta turistica e scientifica di notevole importanza, oltre che un importantissimo centro di ricerca internazionale.

Un gigante in costante trasformazione

Secoli di eruzioni hanno profondamente modificato tutta l’area circostante il cono, creando un ambiente lunare, privo della tipica flora mediterranea che caratterizza gli altri rilievi della Sicilia.

All’interno dell’area protetta, che si estende per un totale di 58.095 ettari in maniera pressoché circolare intorno alla base del vulcano, non mancano i sentieri naturalistici e le aree attrezzate, aperte a chiunque. Oltre che per i tanti studiosi, l’Etna rappresenta una destinazione di notevole interesse anche per i turisti.

Sono migliaia le persone che ogni anno decidono di visitare questo lembo meraviglioso di Sicilia, attirati dai suoi panorami, dalle singolari formazioni rocciose e dalle strutture dedicate agli sport invernali. Un paesaggio estremamente vario, che dalla zona costiera procede fino a raggiungere le vaste aree boschive ubicate lungo i suoi fianchi, di tanto in tanto interrotte da vigneti e agrumeti.

Alle quote più alte, invece, domina la roccia scura e brulla prodotta dal magma rappreso. E man mano che ci si avvicina alla vetta del vulcano, i panorami diventano sempre più spettacolari, fino ad abbracciare quasi tutta la Sicilia e, durante le giornate più limpide, persino le coste calabre e l’isola di Malta.

Durante le ore notturne poi, nei periodi in cui l’Etna è in eruzione, il paesaggio diventa ancora più suggestivo: gli impressionanti fiumi di lava che scorrono lungo i suoi fianchi e gli zampilli che fuoriescono dal cono principale riescono ad illuminare la notte e ad offrire uno spettacolo incredibile, visibile fino a diversi chilometri di distanza.

I luoghi da non perdere

All’interno della vasta area protetta del parco, spicca la cosiddetta Valle del Bove, una depressione vulcanica causata dal collasso di due coni precedenti. Questa sorge lungo il versante orientale del vulcano, i cui pendii sono incisi da larghi e profondi crepacci.

La formazione della Valle del Bove risale ad oltre 64.000 anni fa, quando venne originata dal collasso dei centri eruttivi del Trifoglietto I e del Trifoglietto II.

Quando i due crateri sprofondarono a causa delle forti esplosioni, diedero vita ad una caldera profonda oltre un chilometro e larga quasi cinque.

Da non perdere nemmeno la Grotta del Gelo, altra imponente cavità che oggi ospita il ghiacciaio perenne più meridionale d’Europa.

Ubicata a circa 2030 metri di quota, la grotta fa parte del territorio comunale di Randazzo. Molto belle anche le Grotte dell’Alcantara, create dall’azione erosiva esercitata dalle gelide acque del fiume omonimo.

Alle porte del Parco Nazionale dell’Etna sorgono alcuni centri abitati di notevole bellezza, a partire dalla splendida Taormina, fino ad arrivare ai siti Unesco della Val di Noto, di Piazza Armerina, Pantalica e Siracusa.

E poi c’è Catania, uno dei capoluoghi di provincia più belli della regione, affacciata sulla costa ionica e ricca di luoghi interessanti.