Chi ha in programma un viaggio a Siena è chiamato a decidere quali posti scoprire, a dare vita ad un itinerario che gli permetta di conoscere nel miglior modo possibile gli angoli più reconditi della città. Un valido aiuto, da questo punto di vista, può provenire da una delle guide turistiche abilitate di Guideintoscana.it: vale la pena di metterle alla prova, per godersi un soggiorno senese più appagante e più gratificante.
Già, ma quale sarebbe l’itinerario consigliato? Al di là dei gusti personali, non si può non fare tappa al Museo Civico di Siena, che ospita una delle più celebri allegorie del mondo: si tratta di quella di Ambrogio Lorenzetti sul Buon Governo e sul Cattivo Governo. Era il 1337, infatti, quando Lorenzetti venne incaricato dal Governo dei Nove di realizzare delle decorazioni per la sala destinata all’accoglienza degli ospiti. Un ciclo pittorico a tema civile e non religioso: si tratta della prima volta nella storia dell’arte italiana. Ma il Museo Civico è degno di interesse anche per La Maestà di Simone Martini, voluta dai Nove allo scopo di evidenziare la devozione di tutta la cittadinanza senese nei confronti della Madonna.
Il Museo Civico è ospitato dentro il Palazzo Pubblico di Siena: quello che senza timore di essere smentiti può essere definito come il luogo del potere politico locale per antonomasia. Non è un caso che, a partire dal già citato Governo dei Nove fino ad oggi, qui si siano stabiliti tutti i governanti di Siena. Un palazzo civile tra i più belli d’Italia, in cui l’armonia estetica si mescola con soluzioni architettoniche di gran pregio e di gran prestigio. Basti pensare che all’epoca della costruzione il governo della città decise di emanare un editto che costringeva i proprietari dei palazzi di Piazza del Campo a mantenere la coerenza stilistica con il Palazzo Pubblico: si capisce quale importanza gli venisse attribuita.
Infine, al fianco della propria guida turistica vale la pena di entrare anche nel Battistero di Siena, aperto dal mattino alla sera: eretto nel Trecento, è uno dei luoghi religiosi principali della città insieme con il Duomo. In effetti, sono stati molti i senesi battezzati sotto la volta di questo edificio, che dal punto di vista artistico si fa apprezzare per la presenza de I Miracoli di Sant’Antonio da Padova, affresco realizzato nel 1460 da Benvenuto di Giovanni. Certo è che l’attrattiva più importante va individuata nel Fonte Battesimale in marmo e in bronzo, alla cui realizzazione hanno contribuito, tra gli altri, Lorenzo Ghiberti, Jacopo della Quercia e Donatello, il quale ha dato vita anche agli angeli in bronzo che fanno parte della decorazione del ciborio.