Dal 2004 il Passaporto Europeo per gli animali domestici in viaggio è obbligatorio in tutta Europa. Anche chiamato pet passport, si tratta di un documento obbligatorio per tutti i piccoli a quattro zampe che si spostano assieme ai loro padroni  in Europa. L’obbligo è scattato per ridurre il contagio con malattie infettive, come ad esempio la rabbia ancora molto diffusa in alcuni Paesi europei. Dunque, onde evitare di dover ricorrere alle onoranze funebri a Roma, come Cattolica San Lorenzo, vediamo cosa è necessario per portare in vacanza con noi il nostro cane o gatto.

Cos’è il Passaporto Europeo per animali domestici

Quando si parla di Passaporto Europeo, anche nel caso degli animali domestici, parliamo del documento che consente di viaggiare liberamente in Europa con i nostri amici a quattro zampe, contenente la foto e il codice a barre del microchip dell’animale e tutte le altre informazioni digitali necessarie. Il regolamento si riferisce a chi viaggia con cani o gatti, ma in numero inferiori a cinque esemplari. Al di sopra di questa cifra, infatti, si sconfina nel traffico commerciale di animali. È pressoché impossibile contraffare il passaporto europeo in quanto ha una lamina speciale. Sul documento dovranno essere riportati anche i dati del veterinario e le date delle vaccinazioni.

Le vaccinazioni necessarie per viaggiare

Tra i vaccini, uno dei più importanti quando viaggiamo con il nostro amico a quattro zampe è sicuramente l’antirabbica. Ci sono infatti dei Paesi non accettano animali senza la profilassi antirabbica, anche perché in Croazia, in Grecia, ma anche in Romania e in Polonia, purtroppo la rabbia è ancora molto diffusa. In genere questa vaccinazione viene fatta dopo il compimento dei tre mesi del cucciolo, da un medico veterinario. È bene quindi organizzarci per tempo per viaggiare con animali al seguito, così da non correre inutili rischi.

Dove e come si richiede il passaporto europeo per animali domestici

Ultimo capitolo: dove e come richiedere il passaporto? Questo documento, sia che si tratti di un cane, di un gatto o anche di un furetto viene rilasciato dopo aver messo il microchip e fatto la profilassi antirabbica. Dalla vaccinazione devono trascorrere almeno 21 giorni. Il passaporto viene poi rilasciato dall’ASL del proprio comune, a patto che la documentazione sia completa.

In particolare, avremo bisogno di:

  • microchip indicativo;
  • i dati del proprietario;
  • il libretto sanitario dell’animale;
  • se ci rechiamo in Gran Bretagna, in Irlanda o in  Svezia, serve anche un test immunologico per la rabbia;
  • il certificato del veterinario delle condizioni di salute adatte al viaggio;
  • il certificato di iscrizione all’anagrafe regionale o comunale.