Tra gli edifici di maggior pregio, sia dal punto di vista artistico che a livello storico, di Bassano del Grappa c’è senza dubbio il Castello degli Ezzelini, per il quale finalmente è stato aperto il camminamento circostante. Nel corso degli anni passati si erano ripetuti molteplici tentativi in tal senso, ma è solo da poco che è stato reso fruibile il percorso che costeggia la doppia cinta che risale al periodo medievale. Esso è aperto dal mercoledì al lunedì dalle 8 del mattino alle 7 di sera con orario continuato, e offre a chiunque l’opportunità di ammirare un panorama speciale, con la visuale che si apre in direzione dell’arco montuoso e sulla valle del Brenta. Il servizio di apertura e di chiusura è stato affidato alla municipalizzata Sis, il cui staff si occuperà anche della pulizia della location.

La storia del castello degli Ezzelini

La storia del castello degli Ezzelini è decisamente lunga, paragonabile a quella della maggior parte del manufatti militari che sin dai tempi più antichi venivano posti a guardia di punti strategici del territorio. Bisogna risalire addirittura ai tempi pre-romani per indagare la storia di questo edificio, anche se le strutture murarie che è possibile ammirare ancora oggi sono dei primi decenni del XII secolo. La costruzione prende il nome della famiglia germanica degli Ezzelini, una dinastia potente che era imparentata addirittura con l’imperatore, a cui era molto legata. Gli Ezzelini, dunque, decisero di insediarsi in modo definitivo proprio qui, dopo che si erano ritirati da Castel di Godego, nel Trevigiano, e ancora prima dal castello di Onara, nel Padovano.

Il castello degli Ezzelini sotto la Serenissima

Tramontata la dinastia degli Ezzelini, il castello si conservò in ottimo stato anche durante la dominazione dei Visconti e in seguito sotto gli Scaligeri, mentre nei primi anni del XV secolo toccò alla Serenissima. La città murata, al tempo, era una via di transito obbligata per chi aveva intenzione di dirigersi verso le montagne. La sua solidità fu confermata dalla sua capacità di resistere alle nuove armi, tra cui le prime bombarde che Sigismondo e gli Ungheri misero in campo in occasione dell’assedio del 1411 e del 1412. Tuttavia, quasi un secolo dopo la Lega di Cambrai con le sue truppe fece capitolare Bassano.

La crescita del turismo

I visitatori che oggi decidono di fare riferimento a Bassano del Grappa come meta turistica hanno una vasta possibilità di scelta a disposizione: il Castello degli Ezzelini è solo la punta di diamante di un’offerta molto più completa e variegata, che spazia dai musei alle ville palladiane, senza dimenticare il ben noto Ponte degli Alpini. Il movimento turistico ha registrato una notevole crescita già nell’estate dello scorso anno, quando addirittura le guide sulla città sono andate esaurite e hanno richiesto una ristampa. Dalle coppie alle famiglie, sia straniere che italiane, Bassano si rivela una meta in ascesa, che cattura soprattutto l’interesse degli inglesi e dei tedeschi, che magari passano da queste parti prima di raggiungere le spiagge del Mar Adriatico o di arrivare a Firenze o Roma.

Tra arte e cicloturismo

Per chi ha interessi artistici, gli show di Operaestate Festival e le mostre allestite negli spazi museali hanno un forte richiamo, ma non vanno dimenticati gli effetti del cicloturismo. Certo è che il Castello degli Ezzelini si conferma un fiore all’occhiello, valorizzato anche dalla pedonalizzazione della piazza antistante, dove le auto non possono più circolare e che quindi ben si presta all’organizzazione di appuntamenti di carattere culturale. L’intervento che qualche anno fa ha permesso di recuperare il percorso intorno al maniero ezzeliniano, insomma, è destinato a garantire frutti importanti dal punto di vista del turismo